Piante da interno: quale scegliere per migliorare la qualità dell’aria

Di Antonia De La Vega 5 minuti di lettura

Le piante sono grandi alleate nel caldo. Questi sono “ombrelli” naturali perché assorbono il calore dall’atmosfera e aiutano a raffreddare l’aria.

Se non hai spazio per gli alberi, riempi il davanzale della finestra con piante in vaso. Anche loro, in proporzione, contribuiranno ad abbassare la temperatura in casa.

Ma quali piante scegliere? Ecco quelle che devi avere in casa!

Questa pianta è adatta anche a chi non ha il pollice verde. La Sansevieria, meglio conosciuta come “lingua della suocera”, non richiede molta attenzione.

La Sansevieria va annaffiata ogni 5-7 giorni in estate e ogni 12-15 giorni in inverno. Più in generale, richiede acqua solo quando il terreno è asciutto. Ma attenzione: non ama l’acqua stagnante e l’evaporazione.

L’aloe vera, oltre ad essere efficace per scottature e altri trattamenti estetici, è utile per purificare l’aria. Basta mettere due piante nella stanza per notare subito che il caldo diventa meno opprimente.

L’aloe ama le posizioni soleggiate, o comunque luminose, e predilige terreni leggermente acidi. Devono avere un ottimo drenaggio, perché soffrono molto i ristagni d’acqua.

Per una coltivazione ottimale si possono mettere almeno 2-3 centimetri di ghiaia sul fondo del vaso in modo che le radici non marciscano.

Ha bisogno di poca acqua, ed è consigliabile riposare per diversi giorni tra un’annaffiatura e l’altra. Il terreno infatti deve essere abbastanza asciutto.

La dracaena, il famoso “record di felicità”, è una pianta d’appartamento molto comune.

Rinfresca l’aria e assorbe anche gli inquinanti in casa. Infatti, assorbe grandi quantità di anidride carbonica rilasciando grandi quantità di ossigeno.

Non ama la luce diretta e vuole sempre un terreno umido, ma non ama l’acqua stagnante. Pertanto, il terreno deve essere soffice e drenante.

Necessita di una buona illuminazione, ma non di luce diretta, che può danneggiare le sue foglie. Per l’irrigazione dall’autunno alla primavera è sufficiente annaffiare una volta alla settimana, e in estate l’apporto può essere raddoppiato.

La palma areca intrappola anche le particelle nocive, rendendo l’aria più salubre e fresca.

Affinché funzioni davvero bene in casa, devi prestare molta attenzione all’acqua che usi per l’irrigazione, perché deve essere il più possibile calcarea.

Il terreno deve essere sempre umido, ma non stagnante e ben drenato. In condizioni di caldo estremo, le foglie possono essere spruzzate.

Ha bisogno di una buona luce, ma non di luce diretta. Ama l’aria, quindi si consiglia di ventilare la stanza.

Non sottovalutare il potere dell’edera e della felce

L’edera è anche tra le piante che purificano l’aria. E se lo metti davanti alla porta, blocca i raggi del sole, rinfrescando la casa.

Non richiede molta manutenzione a meno che il terreno non sia ben drenato per evitare ristagni d’acqua.

Per l’esposizione, di solito preferisce l’ombra parziale, anche se questo dipende dalla varietà scelta.

Fino a quando non raggiunge dimensioni significative, l’edera deve essere annaffiata costantemente. Quindi anche l’acqua piovana sarà sufficiente.

E poiché è una pianta rampicante, va potata periodicamente quando viene coltivata in vaso.

La felce è ottima da tenere in casa per rinfrescare l’aria. Certo, è necessario nebulizzare le foglie, soprattutto in estate, e non esporle alla luce diretta del sole.

La felce ha la reputazione di essere una pianta difficile. Gli piace l’ombra, odia le fonti di calore. E il suo terreno dovrebbe essere sempre leggermente umido.

Per annaffiare in inverno, è sufficiente annaffiare due volte a settimana. Bisogna fare attenzione a usare acqua addolcita a temperatura ambiente come quella usata in un ferro da stiro. Se il calcio si deposita nelle radici, impedisce alla pianta di “bere”.

Ruota il vaso di 180 gradi una volta alla settimana. La pianta crescerà in tutte le direzioni e tutte le foglie riceveranno luce!

Il Pothos è una pianta con grandi foglie ovali o cuoriformi, lucide e leggermente cerose. È spesso presente negli uffici e nelle case, poiché libera l’aria dalla formaldeide e dal monossido di carbonio.

Necessita di luce, mai diretta, ma ne tollera bene la mancanza, così come quella d’acqua.

Il Pothos va annaffiato con parsimonia, anche durante la stagione estiva, perché non ama i ristagni. Due o tre volte alla settimana sono sufficienti per mantenerti in perfetta forma.

In inverno, invece, è necessario annaffiare poco. Lascia asciugare i due terzi superiori del terreno prima di annaffiare di nuovo.

Un buon modo per innaffiare è immergere il vaso, come si fa con le orchidee.

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