Piano Pandemico e Monoclonali: parola a Speranza

Di Antonia De La Vega 2 minuti di lettura
Wall Street

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, si sofferma sul tema  degli Antivirali, dei monoclonali e piano pandemico

“Secondo le comunicazioni del commissario per l’emergeza Covid, le attuali giacenze complessive di anticorpi monoclonali presso le strutture sanitarie regionali sono adeguate ai fabbisogni delle Regioni e le richieste da parte dei territori hanno avuto sempre riscontro positivo da parte della struttura commissariale. Gli attuali andamenti di impiego di tali presidi terapeutici, così come registrati nelle diverse Regioni, sono oggetto di costante monitoraggio da parte dell’Aifa e del ministero della Salute proprio al fine di bilanciare la necessità di avere una congrua riserva e la riduzione al minimo del paventato rischio del mancato utilizzo nei termini di validità dei suddetti prodotti”

Sul tema degli Antivirali, il ministro afferma: “In questi giorni siamo a lavoro con Aifa e con la struttura commissariale perché lo stesso meccanismo di autorizzazione e di acquisto” degli anticorpi monoclonali “possa essere utilizzato anche per i nuovi farmaci promettenti di Merck e Pfizer”.

Speranza fa riferimento anche al Piano Pandemico che non era aggiornato da molto tempo: “Il piano pandemico antinfluenzale del 2006 non è stato aggiornato per ben 180 mesi nel nostro Paese durante i quali si sono alternati ben 7 governi di colore politico diverso. Quello che poi non è stato fatto in molti anni è stato fatto in pochi mesi durante il mio mandato, con l’approvazione all’unanimità del nuovo piano pandemico da parte della Conferenza Stato-Regioni. Le scelte dell’Italia sono state difficili soprattutto nella primissima fase” della crisi Covid, ma le misure sono state seguite dai principali Paesi del mondo. Su questi temi non dobbiamo dividerci, perché il Paese viene prima delle bandierine di partito e di una campagna elettorale permanente che di tanto in tanto torna anche in questa aula”.

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