Raccolti da un peschereccio olandese e poi dispersi in mare. Il fatto é stato documentato dalla Sea Shepherd. Ancora ignote le cause che hanno portato all’abbandono di migliaia di pesci e si apre l’indagine
Accaduto lo scorso giovedì quando migliaia di pesci morti sono stati scorti a ridosso delle coste francesi. Si conosce la provenienza del pescato poi finito in mare ma ancora non si conosce la causa dell’abbandono o fuoriuscita di migliaia di pesci morti dalle reti. Erano stati catturati dal peschereccio olandese FV Margiris, il secondo più grosso del mondo.
Questi pesci sono finiti inaspettatamente nell’oceano Atlantico, precisamente al largo delle coste francesi, nel nord del Golfo di Biscaglia.
Un fatto inspiegabile e ancora oggi non é chiara la dinamica, e non si comprende se sia stato un incidente o un fatto voluto. A diffondere le immagini gli esperti di Sea Shepherd. Dal materiale raccolto dall’associazione si vede un’enorme distesa galleggiante di pesci morti, soprattutto melù, simili al merluzzo, che hanno occupato un’area di circa 3mila metri quadri.
Una distesasi di corpi morti che hanno attirato l’attenzione del mondo e degli ambientalisti. Secondo Sea Shepherd i pesci finiti in mare sono più di 100 mila. La Pelagic Freezer-Trawler Association, l’organizzazione che rappresenta il peschereccio, ha detto che l’incidente è stato causato dalla rottura della rete utilizzata per la pesca a strascico. La rottura di questa tipologia di rete é pero un evento «molto raro».
Secondo Sea Shepherd Francia però il peschereccio potrebbe aver deciso di liberarsi di una parte dei pesci pescatier errore e comprendendo che erano poco redditizi ai fini commerciali, li hanno ributtanti in mare per non intaccare le quote di pesca assegnate. Questa pratica, ha detto la Unione Reuters, è vietata dalle norme dell’Europea.
La ministra per gli affari marittimi francese Annick Girardin ha definito l’incidente «sconcertante» e ha ordinato l’avvio di un’indagine.