(Money.it) Le spiagge non sono la terra di nessuno e pescare granchi o maltrattare meduse non è possibile. Le spiagge non sono solo abitate da diverse specie animali che vivono il loro habitat sempre più invaso dagli esseri umani, ma sono anche sotto il controllo (cioè tutelate) della legge italiana. Ogni estate l’ecosistema delle spiagge italiane, che tanto ci piacciono per la presenza di flora e fauna, rischiano di perdere la biodiversità che le caratterizza. La colpa, nella maggior parte dei casi, è dell’essere umano.
Tanti i turisti, spesso molto giovani e non adeguatamente informati, prendono di mira stelle marine, ricci di mare, pesciolini, meduse e granchi. Consapevoli o meno delle loro azioni, alcuni comportamenti costituiscono reato e si rischia di passare guai poco piacevoli.
Meduse e granchi sono i più presi di mira, tra quelli pescati con il retino e quelle colpite con palette e bastoni. Non solo si tratta di maltrattamento ai danni di animali – se avessero l’aspetto di un animale che consideriamo domestico o carino un simile comportamento non sarebbe affatto accettato – ma soprattutto è illegale. Il Codice penale punisce chiunque pratichi lesioni a un animale.
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