Permessi per lutto retribuiti, quanti giorni spettano e per quali familiari

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
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(Money.it) I permessi per lutto sono quel diritto garantito al lavoratore per affrontare la perdita di un familiare stretto. In caso di morte di un parente, entro un certo grado, infatti, il dipendente ha diritto ad assentarsi dal lavoro senza rischiare sanzioni e mantenendo il pieno diritto alla retribuzione.

La richiesta dei permessi per lutto va data al datore di lavoro, preferibilmente con congruo preavviso, e al rientro in servizio bisognerà fornire la documentazione necessaria così che l’azienda possa concretamente giustificare l’assenza.

Le domande più comuni sui permessi per lutto riguardano perlopiù il numero di giorni a disposizione, nonché i familiari, o affini, per i quali si può godere dello strumento in oggetto. Dubbi a cui risponderemo in questa guida dedicata.

Permessi per lutto: cosa sono e come vengono retribuiti

I permessi per lutto sono previsti dalla legge n. 53/2000 all’articolo 4 e dal relativo Regolamento di attuazione D.M. 21.07.2000 n. 278. Qui è stabilito che:

“La lavoratrice e il lavoratore hanno diritto a un permesso retribuito di tre giorni lavorativi all’anno in caso di decesso o di documentata grave infermità del coniuge o di un parente entro il secondo grado o del convivente, purché la stabile convivenza con il lavoratore o la lavoratrice risulti da certificazione anagrafica.”

Tali permessi sono regolarmente retribuiti e, pertanto, chi ne usufruisce non noterà variazioni in busta paga. Tuttavia al rientro in ufficio/azienda si dovrà giustificare l’assenza con il certificato di morte del parente.

Possono chiedere i permessi per lutto tutti i dipendenti: a contratto determinato, indeterminato, part-time e apprendistato, in smart working e non.

È importante, dunque, sottolineare che i permessi in oggetto non spettano solamente in caso di decesso; se ne può godere, infatti, anche in caso d’improvvisa grave infermità.

Quanti giorni spettano?

I giorni di permesso per lutto a cui un dipendente ha diritto nell’arco di un anno sono 3. Nel computo del limite non sono considerati i giorni festivi e quelli non lavorativi.

Tuttavia, bisogna specificare che nel caso dei permessi per lutto il limite non si applica per il singolo evento, bensì su ogni singolo anno di lavoro. Spieghiamoci meglio: in caso di morte di un familiare, convivente o parente (successivamente vedremo entro che grado), si può godere di 1 o più giorni di permesso retribuito, a patto di non superare i 3 giorni l’anno


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