(Money.it) Uno dei record negativi tristemente noti in Italia è quello di essere sempre il fanalino di coda nella crescita dei salari reali. Ma quanto sono aumentati, o meglio, diminuiti i salari reali nel nostro Paese nell’ultimo periodo. E soprattutto, perché questa dinamica?
Prima di tutto chiariamo cosa si intende per salari reali: questi sono gli stipendi medi registrati in un’economia aggiustati per l’inflazione, cioè per la dinamica dei prezzi. In questo modo si registra qual è l’effettiva capacita di spesa, cioè il potere di acquisto di uno stipendio.
Il primo dato utile a capire la dinamica degli ultimi anni è tratto da un recente report dell’OIL, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, un’agenzia specializzata nell’ambito del lavoro delle Nazioni Unite. In questo report si trova il seguente grafico che rappresenta i salari medi reali sotto forma di indice. I salari reali del 2008 vengono riparametrati su base 100 e si vede come da questo livello base l’indice salga o scenda.
Indice medio dei salari reali nei Paesi G20 Dal 2008 al 2022. Fonte: OIL
Dal 2008 ad oggi, quindi negli ultimi 15 anni, l’Italia risulta essere il peggior Paese del G20, sia tra le economie avanzate che tra quelle in via di sviluppo. Con una diminuzione dal 2008 del 12%, ed un crollo del 6% registrato soltanto nell’ultimo anno a causa della fortissima impennata dell’inflazione. Ma le cose sono ben peggiori, perché se guardiamo ai dati dell’OCSE, che invece partono dal 1990, abbiamo che sostanzialmente i salari reali sono rimasti piatti negli ultimi 30 anni.
Stipendi medi dal 1990 al 2021 Fonte: Avarage annual wages
Perché i salari reali non salgono in Italia
Un quadro per molti versi desolante. Quindi, quali sono le ragioni di questa dinamica?
Partiamo col dire che questo è un pr
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