Perché i mercati finanziari crollano? Le cause

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
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(Money.it) Perché avviene un crollo di mercato? Quali sono le dinamiche che sottendono un ribasso molto forte dei prezzi?

Le cause dei crolli di mercato sono molteplici e in questo articolo vedremo le più importanti, quelle che sono comuni a tutti i crolli che abbiamo visto nella storia dei mercati finanziari.

Perché un mercato crolla?

Dalla bolla dei tulipani alla crisi dei subprime, i mercati hanno sempre presentato le stesse dinamiche per quanto riguarda forti ribassi di mercato e in questo articolo vedremo proprio quali sono le cause, sia tecniche che fondamentali, che scatenano i forti ribassi che creano quello che viene definito un “panic sell”, ossia vendite scatenate dalla paura.

Il clima di paura e l’incertezza fanno da padrona in questi contesti, ma sono solamente la punta di un iceberg che solitamente richiede molto tempo prima di uscire allo scoperto. Vediamo insieme le cause fondamentali e tecniche di un crollo di mercato.

1) Le cause macroeconomiche

Partiamo da quelle che sono le cause principali che fanno riferimento alla macroeconomia, ossia a quei fattori che risultano fondamentali per l’andamento di un’economia. Tra i dati macroeconomici più importanti che vengono monitorati costantemente dagli operatori professionali troviamo i tassi di interesse, il tasso di inflazione e il tasso di disoccupazione.

Tassi di interesse
Rappresentano il costo del denaro, ossia quanto è costoso il credito e il debito di un attore di mercato.

Inflazione
Il tasso di inflazione ci riferisce il ritmo di crescita dei prezzi all’interno di un’economia, un parametro fondamentale per le banche centrali nello stabilire lo stato di salute di una certa area economica.

Tasso di disoccupazione
Il tasso di disoccupazione restituisce in linea di massima lo stato di salute di un’economia dal punto di vista occupazionale, mostrando quante persone non lavorano e di conseguenza quante persone sono fuori dalla catena dei consumi, fondamentale per il normale ritmo di crescita dell’economia.

Il fattore più importante tra questi è quello del tasso di interesse, che incide direttamente su inflazione e disoccupazione. Il tasso di interesse è deciso dalle banche centrali di una determinata area economica e pertanto un suo aumento, ossia l’aumento del costo del credito, comporterebbe almeno in linea teorica una diminuzione del tasso di inflazione.

Attenzione, la banca centrale utilizza il tasso di inflazione per decidere se e come muovere i tassi di interesse. Le banche centrali dei Paesi di aree economiche importanti, come Usa, UE, UK, e Giappone, hanno un tasso di inflazione target del 2%, sopra il quale saranno portate ad aumentare i


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