(Money.it) Si chiama “sharenting” ed è il fenomeno di condivisione dei bambini, in particolare dei figli e delle figlie da parte dei genitori, sui social network. La pratica, molto diffusa e normalizzata, ha però dei rischi.
Appare totalmente normale la pubblicazione di una foto, un video o altro di un bambini online, perché sono molti i momenti intimi, come un’ecografia, il primo bagnetto o la prima parola che si vedono online. Eppure la condivisione di questo materiale può essere un problema. A farlo sapere, mettendo insieme una lista di suggerimenti, è il Garanti per la privacy. Questo non si interessa solo della privacy degli adulti, ma anche dei bambini e delle bambine che non possono scegliere di essere o non essere sui social network.
Il termine “sharenting”, con il quale ci si riferisce al fenomeno di diffusione di immagini dei propri figli e figlie, pone in primo piano proprio la responsabilità dei genitori per la giusta protezione dei figli e delle figlie alla presenza sui social. Ecco perché è pericoloso pubblicare le foto dei figli sui social network, ma soprattutto quali sono le accortezze per evitare di mettere in pericolo i propri figli esponendoli senza protezione alla rete.
Cosa significa “sharenting”?
Sharenting è un neologismo coniato per raccontare la pratica di pubblicazione di foto, video e altri contenuti a tema figli/e da parte dei genitori. L’origine del nome ha a che fare tanto con la condivisione, quanto con la genitorialità. Infatti il termine sh
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