Il carrello della spesa è sempre più rispettoso dell’ambiente: il fatturato dei prodotti ecologici ha superato i 10 miliardi di euro (+7,6% annuo).
Nel 2020, il numero di prodotti di largo consumo con indicazioni di sostenibilità sulle confezioni è aumentato e si attesta a oltre 26.000 prodotti in più. Degli oltre 120.000 prodotti studiati, il 22% ha un packaging con claim capaci di rievocare e veicolare messaggi legati alla difesa dell’ambiente. A rilevarlo è la nona edizione dell’Osservatorio Immagino Gs1 Italy.
Lo studio, che analizza più di 100 prodotti con focus sugli imballaggi, ogni sei mesi analizza le confezioni digitalizzandoli. A creare questo archivio digitale Immagino Gs1 Italia. I dati sono analizzati, confrontati e incrociati con le rilevazioni di Nielsen su venduto, consumo e fruizione dei media.
Dal rapporto emerge che cresce anche il numero di prodotti che forniscono informazioni sul riciclo dei propri imballaggi e sulle loro vendite, a conferma, sottolineano gli analisti, della crescente attenzione degli italiani alle problematiche ambientali. Lo studio, in particolare, mostra che il 30,1% dei prodotti indica anche come smaltire gli imballaggi. La nona edizione dell’Osservatorio Immagino Gs1 Italia ha svolto la sua indagine statistica su oltre 120mila prodotti, con un fatturato di quasi 39 miliardi di euro, che rappresenta l’82,6% delle vendite realizzate nel 2020 da ipermercati e supermercati nel mercato di largo consumo in Italia.
Inoltre una nuova tendenza é anche quella di diminuire l’utilizzo della plastica per gli imballaggi: “Per quanto utile, la plastica monouso è una materia deleteria per l’ambiente e va diminuita il prima possibile – afferma Roberto Cingolani, ministro della Transizione Ecologica- Ma ci sono soluzioni di tipo tecnologico grazie alle quali si può creare plastica biodegradabile e compostabile che in futuro potrebbero diventare di largo uso.
L’Europa produce il 9% dei gas serra e sta facendo uno sforzo epocale per andare a zero in 30 anni da oggi.
Ma questo sforzo non è gratis, richiederà sacrifici a tutti e genererà scontentezza. Dovremo tutelare le categorie più vulnerabili, si aprirà una stagione di necessità di aiuto sociale più complessa di quella da cui usciamo. Questa transizione planetaria è la più grande sfida che l’umanità dovrà affrontare. Ogni anno muoiono 400 mila persone a causa del cambiamento climatico, che costa all’economia globale 1,2 trilioni di dollari all’anno” .