Carolina Vincenti racconta Roma in modo non convenzionale in un libro che racconta 30 esperienze da vivere per cogliere il “soul of Rome” ovvero il vero spirito della città
Dalle parole dell’autrice: “Sono anni che racconto Roma. Passeggio con stranieri condividendo con loro la sua bellezza, spiegando la sua unicità, ed immancabilmente, dopo aver parlato d’antichità, di chiese paleocristiane, di affreschi rinascimentali, di statue barocche, si finisce per diventare un pò più amici. Incominciano allora le domande pratiche, quelle che renderanno poi il loro soggiorno più gradevole. Mi chiedono dove mangiare, dove dormire la prossima volta che torneranno, ma quello che più mi chiedono è dove cogliere la romanità, il soul of Rome. Inizio allora a stilare su pezzi di carta di fortuna lunghe liste. La ‘guida speciale’ “è una lista di luoghi Soul, genere musicale che per altro adoro. Contiene i luoghi del riposo dopo la cultura. Della leggerezza dopo la fatica. Queste 30 esperienze sono i posti che hanno conservato lo spirito della città, da scoprire dopo aver pagato tributo alla grande bellezza, all’arte, ai monumenti. Per noi romani possono sembrare ovvi, ma per lo straniero sono un prezioso viatico per godersi la città. Non ci troverete il Colosseo e la fontana di Trevi ma luoghi dove sostare con leggerezza, luoghi per oziare, attività romana par excellence”.
La vera Roma si nasconde in un giardino al tramonto dove ascoltare cantautori di strada sotto i pini del giardino degli aranci, una antica basilica per ascoltare una messa cantata, un gelataio ancora artigiano, un luogo per correre o fare una camminata come lo Stadio dei Marmi.
Roma é raccontata “per sottrazioni”, scegliendo frammenti di anima sopravvissuti all’uniformità e al turismo di massa attraverso un vinaio dove si beve un bicchiere di vino appoggiandosi ad una macchina, il biscottificio innocenti dal sapore neorealista dove la padrona mette in un sacchetto una varietà di biscotti da sgranocchiare di fronte alla decapitata Santa Cecilia o davanti alle estasi della Beata Ludovica Albertoni del Bernini, in via San Francesco a Ripa.
“Sono le 30 esperienze che noi romani facciamo quotidianamente, che per noi non sono segrete e che ci rendono felici come mangiare un pezzo di pizza al taglio a Campo dei Fiori o girare il sabato e la domenica per le bancarelle del mercato di San Teodoro. Mi piace pensare a questi luoghi come a piccole isole, dove approdare per carpire l’anima magica e velenosa di Roma come direbbe il magnifico poeta Valerio Magrelli al quale lascio la parola tra pochi istanti e che ho intervistato in quanto anima poetica della città assieme a Fulvio Pierangelini, anche lui romano, chef d’ineguagliabile talento, cuoco che definirei seducente oltre ogni misura.