Per gli under 36 è il momento di fare il mutuo prima casa

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura

La casa non sarà più un sogno per i giovani, anziana facile realtà grazie al Decreto Sostegni Bis 

Tra i vari provvedimenti contenuti nel testo del Decreto Sostegni bis, approvato dal Consiglio dei Ministri il 20 maggio 2021, non mancano gli aiuti a sostegno dei giovani che vogliono acquistare la loro prima casa.

La nuova opportunità per i giovani è citata nell’articolo 63, intitolato “Misure in favore dell’acquisto della casa di abitazione”, prevede agevolazioni per l’acquisto della prima abitazione da parte di giovani, che non hanno compiuto trentasei anni di età, non più fino al 31 dicembre 2022 ma fino al 30 giugno 2022.

Tra le novità introdotte dal decreto vi sono l’esenzione dall’imposta di registro, ipotecaria e catastale, e credito d’imposta pari all’imposta IVA, per le vendite che sono soggette all’imposta sul valore aggiunto. Verrà inoltre abolita l’imposta sostitutiva sui mutui per l’acquisto dell’abitazione principale.

Il regolamento Sostegni bis prevede che per le istanze presentate dalla data di entrata in vigore del presente provvedimento fino al 30 giugno 2022, avranno accesso prioritario le categorie con  ISEE non superiore a 30mila euro, per prestiti con limite la Garanzia di Stato, intesa come rapporto tra l’importo del mutuo e il prezzo di acquisto dell’immobile, è prevista per l’80% dell’importo del mutuo.

Al momento della richiesta di una garanzia, gli istituti di credito devono indicare le condizioni economiche più favorevoli applicabili ai beneficiari in relazione all’intervento del Fondo.

La dotazione del Fondo di Garanzia per la prima casa (di cui all’articolo 1 comma 48 lettera c) della Legge n. 147), aumenterà di 290 milioni di euro nel 2021 e di 30 milioni di euro nel 2022.

Con l’ipoteca sulla prima casa, quindi, i soggetti sotto i 36 anni (nell’anno di sottoscrizione della legge) sono esenti dall’imposta sostitutiva di registro, dai bolli, dalle imposte ipotecarie e catastali e dalle tasse sulle concessioni governative.

Fanno eccezione le seguenti categorie di immobili:

  • categoria catastale A1, abitazioni di tipo signorile;
  • categoria catastale A8, abitazioni in ville;
  • categoria catastale A9, castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici.

Naturalmente le concessioni dovranno essere confermate nel testo che sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

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