Nel 2023 a fronte di 726,4 milioni che finanziano gli interventi sulle pensioni previsti in manovra (Quota 103, Opzione donna, Ape sociale), saranno sottratti al sistema 3,7 miliardi tra taglio della rivalutazione delle pensioni in essere (-3,5 miliardi) e abrogazione del fondo per l’uscita anticipata nelle PMI in crisi (-200 milioni). Se si allarga lo sguardo al prossimo triennio, le mancate rivalutazioni ammonteranno a 17 miliardi.
È quanto ha calcolato l’Osservatorio previdenza della Cgil e Fondazione Di Vittorio, secondo cui “le risorse che saranno effettivamente spese saranno poco più di un terzo: 274,3 milioni, con un risparmio di 452,1 milioni”.
“Se infatti guardiamo le platee interessate dalle misure previste, si comprendono le ragioni di questo risparmio e si chiarisce ancor di più la sostanza reale delle scelte previdenziali del Governo”, prosegue il sindacato in una nota. Secondo le stime fornite dallo studio tra “Quota