Pensioni, per chi potrebbe scattare l’aumento delle tasse

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
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Per i contribuenti che vedranno aumentare le loro pensioni potrebbe, già a partire da novembre, verificarsi un aumento delle tasse. Il sistema di rivalutazione degli assegni, infatti, non esclude dal versamento dell’Irpef. Questo vuol dire che, superati determinati limiti Isee, anche le imposte potrebbero accrescere proporzionalmente.

Aumento pensioni grazie alla rivalutazione: attain funziona

L’aumento degli assegni pensionistici non è una novità. Ogni anno, infatti, un sistema permette di adeguare le pensioni al tenore di vita, tenendo conto dell’indice dell’aumento dei prezzi Istat. La novità, questa volta, ha a che fare con i tempi. Con l’inflazione sempre più incalzante e il fenomeno caro prezzi diventato quasi ingestibile (qui le app che aiutano a risparmiare), il governo ha infatti deciso di anticipare la rivalutazione delle pensioni a novembre. Il conguaglio, quindi, vedrà alcuni assegni previdenziali aumentare, advert eccezione delle:

  • prestazioni a carico delle assicurazioni facoltative (VOBIS, IOBIS, VMP, IMP), delle pensioni a carico del fondo clero ed ex ENPAO (CL, VOST), dell’indennizzo per la cessazione dell’attività commerciale (INDCOM), che vengono perequate singolarmente;
  • prestazioni a carattere assistenziale (AS, PS, INVCIV) e delle pensioni che usufruiscono dei benefici previsti per le vittime di atti di terrorismo e delle stragi di tale matrice, di cui alla legge 3 agosto 2004, n. 206, che vengono rivalutate singolarmente e con criteri propri;
  • prestazioni di accompagnamento a pensione (027-VOCRED, 028-VOCOOP, 029-VOESO, 127–CRED27, 128–COOP28, 129–VESO29, 143–APESOCIAL, 198-VESO33, 199-VESO92, 200-ESPA), che non vengono rivalutate per tutta la loro

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