Dal prossimo anno le pensioni minime potrebbero arrivare a 600 euro. È almeno questa l’intenzione di parte del Governo, che spinge per dare un po’ più di respiro a molte famiglie, strangolate dal caro bollette e dall’inflazione galoppante.
La pensione minima, nel 2022, è stata pari a 525 euro: grazie alla rivalutazione del 7,3%, l’assegno previdenziale arriverebbe a toccare 563 euro. L’Esecutivo, però, ha stabilito che per le pensioni integrate al minimo, la perequazione debba essere al 120%: questo, in estrema sintesi, porterebbe l’indicizzazione all’8,7%. L’importo mensile, quindi, arriverebbe a 572 euro.
L’ipotesi allo studio, in questo momento, però è di portare l’importo a 600 euro, in modo da raggiungere, in qualche modo, l’obiettivo dei 1.000 euro, previsto per fine legislatura. L’aumento più consistente coinvolgerebbe, però, unicamente i pensionati con un’Isee al di sotto di una determinata soglia e solo chi ha più di 75 anni.
Pensioni minime, quali sono le ultime novità
Senza dubbio una delle ipotesi più importanti allo studio del nuovo esecutivo è quello legato alle pensioni minime, che po
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