(Money.it) Sarà solo con l’approvazione del Def – Documento di economia e finanza – che sapremo quanto margine effettivamente c’è per la riforma delle pensioni. L’appuntamento è fissato per oggi, ma le indiscrezioni ci dicono che la situazione non è così positiva come sembrava fino a qualche giorno fa: tant’è – scrive La Stampa – che a rischio c’è non solo la riforma delle pensioni ma anche il taglio dell’Irpef dal quale, secondo le intenzioni del governo, ne dovrebbe scaturire un aumento delle pensioni e degli stipendi.
Vero che con il Def verrà certificata la crescita dell’economia italiana, ma si tratta probabilmente di una percentuale insufficiente per permettere al governo di stanziare le risorse per due delle riforme più attese. E questa potrebbe essere la ragione per cui il confronto con i sindacati sulla riforma delle pensioni è in fase di stallo, in quanto il governo non sembra avere a disposizione quel tesoretto necessario a smantellare la legge Fornero già nel 2024.
Per il governo Meloni si pone quindi lo stesso ostacolo che ha impedito ai suoi predecessori di varare una riforma delle pensioni strutturale in grado di garantire a tutti i lavoratori una maggiore flessibilità: le risorse, insufficienti se si considerano le altre priorità del programma governativo.
Pensioni, cosa dice il Def?
Secondo i tecnici del ministero dell’Economia, quest’anno per l’Italia ci sarà una crescita dello 0,9%. Nonostante ciò il ministro Giorgetti chiede prudenza: troppe le incognite, specialmente per quanto riguarda la conclusione dei progetti l
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