(Money.it) La legge Fornero non si può toccare: una vera riforma delle pensioni è semplicemente impossibile. Non solo perché al momento, stando a quanto scritto nel Def, il governo Meloni non ha le risorse per superare l’attuale sistema pensionistico già nel 2024. Ma anche, e forse soprattutto, perché toccare la legge Fornero metterebbe a rischio i conti pubblici a lungo termine.
Lo dice chiaramente il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico: pochi giorni fa, in un’intervista alla Stampa, ha spiegato come i dati sull’andamento demografico mettano a repentaglio la sostenibilità del sistema pensionistico italiano. Nel giro di 20 anni o poco più l’Italia rischia di arrivare ad avere lo stesso numero di persone in pensione e di nuovi lavoratori. Se il rapporto dovesse diventare di uno a uno, il sistema diventerebbe insostenibile.
“Con il nostro andamento demografico riscrivere la riforma Fornero peggiorerebbe ancora il quadro”, ha detto chiaramente il presidente dell’Inps. Secondo il quale non ci sono “le condizioni per abolire o cambiare a fondo la riforma” Fornero. Vediamo perché è necessario avere un diverso rapporto tra lavoratori e pensionati e cosa ha detto Tridico.
Il rapporto tra lavoratori e pensionati
Il tema non è nuovo e Tridico lo aveva già affrontato negli scorsi mesi, quando si era aperto il tavolo tra il governo e le parti sociali sulla riforma del sistema pensionistico. Già allora aveva parlato di un quadro non positivo, andando a guardare da qui al 2029.
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