Sul tema delle pensioni e in particolare “donne e pensioni” dal mondo politico si alzano le voci dei ministri. In particolare si fa avanti il Ministro Orlando che speriamo non si sia occupato del tema solo sulla scia dell’appena trascorsa festa della donna
Lo dichiara il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, dai microfoni di Radio Immagina: “Credo che il confronto debba ripartire tenendo conto del fatto che il lavoro per la donna è sempre doppio ed il riconoscimento dei percorsi che portano alla pensione dovranno includere proprio questo dato“.
Dichiarazioni su un tema, quello delle pensioni, che al momento sembra congelato nel dialogo e nel confronto con Cgil, Cisl e Uil. Per la riforma delle pensioni infatti non sembra non essere mai il momento giusto tra pandemia e guerra. Ma una svolta potrebbe essere possibile con il riprendere, dopo la conclusione, lo scorso mese, dei tavoli tecnici che hanno messo al centro, oltre alla flessibilità di accesso alle pensioni, anche il tema dei giovani e delle donne.
Secondo quanto asserito dal Ministro Orlando:”Una considerazione, quella del lavoro femminile, che abbiamo fatto già con la proroga di Opzione donna che credo dovremmo provare a rendere strutturale, o almeno pluriennale, associandolo anche ad altri strumenti che tengano conto delle condizioni in cui le persone lavorano e delle differenze indotte dai diversi lavori. Noi invece dobbiamo tener conto della concreta condizione che ciascuno svolge e nel caso delle donne sommare il carico del lavoro famigliare che ancora grava sulle loro spalle”.
Il Ministro Orlando ricorda alla comunità politica appunto come uno dei limiti maggiori della appena andata in pensione “Quota 100” sia stato proprio quello di trattare allo stesso medesimo modo condizioni di lavoro differenti e equiparando anche tra loro e senza nessuna distinzione uomini e donne. Stesso errore che sta facendo anche l’attuale Quota 102 attualmente in vigore.