Pensioni: fondi integrativi diventano una necessità

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura
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Le pensioni in Italia stanno diventando sempre più basse. Secondo l’Osservatorio Istat sulle prestazioni pensionistiche, oltre 5 milioni di titolari di trattamento (cioè coloro che hanno diritto a una pensione) – ovvero un terzo del totale – non ricevono nemmeno 1000 euro al mese. Ma come possiamo garantirci un futuro più tranquillo, integrando il nostro assegno INPS? In questi casi, la previdenza complementare può aiutare a costruire una rendita integrativa e fungere da “salvadanaio” personale, sia per la vecchiaia che per prima.

Gli strumenti tipici per raggiungere questo obiettivo sono i fondi pensione, aperti o chiusi (negoziali) e spesso riservati a specifiche categorie di lavoratori.

Uno di questi fondi pensione è il Fondo Pensione Laborfonds, che è riservato ai lavoratori dipendenti di datori di lavoro operanti nel territorio del Trentino-Alto Adige.

ndividuale e una contribuzione definita. È stato istituito nel 2000 come associazione senza scopo di lucro dai sindacati e dalle associazioni di categoria con il sostegno della Regione. Il fondo è di proprietà dei suoi aderenti ed è governato da rappresentanti direttamente eletti dai soci lavoratori e datori di lavoro. I dipendenti di datori di lavoro del Trentino-Alto Adige e i soggetti fiscali a carico degli aderenti possono aderire a Laborfonds.

Gli aderenti diventano titolari di un conto personale alimentato dai contributi versati periodicamente e dai rendimenti maturati. Al momento del pensionamento, il Fondo trasforma quanto accumulato in una pensione complementare erogata in forma di rendita vitalizia. È anche possibile richiedere che una parte venga erogata in forma di capitale.

Laborfonds offre quattro comparti, o linee di investimento, che si differenziano per la composizione degli investimenti.

Ogni linea di investimento produce i propri rendimenti che variano ogni anno. L‘aderente può scegliere la linea di investimento che meglio si adatta alle proprie esigenze prendendo in considerazione alcuni fattori come l’età, la situazione previdenziale legata alla pensione pubblica, le aspettative di rendimento e la propensione al rischio.

Per aderire al Fondo, la quota iniziale di iscrizione è un costo “una tantum”. Inoltre, Laborfonds chiede una quota associativa annua di 10 euro che viene utilizzata per coprire le spese amministrative. Il costo per la gestione finanziaria varia in base alla linea d’investimento scelta dall’aderente. Questo costo è decurtato direttamente dal patrimonio del Fondo e riduce il rendimento netto della singola linea d’investimento.

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