Presentato il XXI Rapporto dell’Istituto guidato da Pasquale Tridico. L‘inflazione pesa sul sistema pensionistico? Le pensioni di anzianità/anticipate, vecchiaia, invalidità e superstite, assorbono il 92% della spesa
Gli esperti INPS offrono una fotografia del sistema pensionistico attuale italiano ed affermano: “Non esiste un problema di sostenibilità quanto piuttosto un alert che segnala come serva crescita economica e produttività per un sistema in equilibrio”. Questo alert è generato dalla consapevolezza che l’incremento dell’inflazione, giunta nel 2022 a toccare il +8%, comporterà all’Inps un aggravio di spesa pensionistica per il prossimo anno di 24 mld di euro. In termini generali le pernsioni, al netto della crisi da pandemia e della guerra, comporteranno al sistema Italia un disavanzo patrimoniale dell’Istituto di 92 miliardi.
Secondo il XXI Rapporto dell’Istituto guidato da Pasquale Tridico, quando si parla di pensioni occorre comprendere il peso che hanno sul sistema le pensioni di anzianità/anticipate, vecchiaia, invalidità e superstite, che assorbono il 92% della spesa, e invece quello delle prestazioni assistenziali, ovvero le prestazioni agli invalidi civili e le pensioni e gli assegni sociali, che assorbono il restante 8%. In particolare sono le pensioni di anzianità/anticipate con il 56% del totale, seguite dalle pensioni di vecchiaia che assorbono il 18% e dalle pensioni ai superstiti che assorbono il 14%. Le prestazioni agli invalidi civili rappresentano il 7% del totale; per ultime ci sono le pensioni di invalidità e le pensioni e assegni sociali che rappresentano rispettivamente il 4% e il 2%.
Al 31 dicembre 2021 i pensionati italiani sono 6 milioni, di cui 7,7 milioni maschi e 8,3 milioni femmine. Le donne rappresentano il 52% dei pensionati ma percepiscono il 44% dei redditi pensionistici, ovvero 137 miliardi di euro contro i 175 miliardi dei maschi. L’importo medio mensile dei redditi percepiti dagli uomini è superiore a quello delle donne del 37%. Durante l’anno 2021 se si considerano solo gli importi delle prestazioni al lordo dell’imposta personale sul reddito il 40% dei pensionati ha percepito un assegno pensionistico lordo inferiore ai 12.000 euro annui, meno di 1000 euro al mese.