Pensioni d’invalidità, stop ai pagamenti: ecco chi la perde e quando

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
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(Money.it) La pensione d’invalidità non è per sempre: ci sono casi, infatti, in cui l’assegno che l’Inps riconosce a coloro che hanno una capacità lavorativa ridotta e si trovano in uno stato di bisogno economico si perde.

Sono diverse le circostanze che comportano lo stop della pensione d’invalidità, di recente oggetto della sentenza n. 3011/2023 della Corte di Cassazione con la quale è stato ricordato che il diritto a tale strumento di sostegno al reddito non può andare oltre al compimento dell’età prevista per l’accesso alla pensione di vecchiaia (oggi pari a 67 anni).

Ma la pensione d’invalidità non si perde solamente al compimento dei 67 anni – quando, come vedremo di seguito, si trasforma in un’altra prestazione – ma anche laddove ne vengano meno i requisiti – sia fisici che economici – oppure quando non si rispetta l’obbligo di dichiarare annualmente la propria situazione economica.

A tal proposito, ecco tutte le informazioni su quando si perde la pensione d’invalidità e su chi deve temere uno stop improvviso dei pagamenti.

Pensione d’invalidità dopo i 67 anni

Come anticipato, gli invalidi civili titolari di assegno mensile smettono di percepirlo al compimento dei 67 anni. Questo perché al raggiungimento del limite di età previsto per l’accesso alla pensione di vecchiaia – che ricordiamo essere soggetto ad adeguamento biennale con le speranze di vita – l’assegno per invalidi civili si trasforma automaticamente in assegno sociale. Lo stesso vale per la pensione d’invalidità totale


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