Pensioni, allarme rivalutazioni: una bomba sui conti pubblici

Di Redazione FinanzaNews24 1 minuti di lettura
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E’ già allarme per la crescita esponenziale della spesa pensionistica, che rappresenta il primo vero scoglio che il nuovo governo uscito dalle elezioni dovrà affrontare. Una spesa che aumenterà indipendentemente dal qualsiasi modifica del sistema vigente, ad esempio Quota 41 proposta dalla Lega, perché è legata al caro vita ed all’inflazione, cui anche le pens9ioni devono essere adeguate.

La maggiore spesa prevista

Secondo le stime della Ragioneria Generale dello Stato, serviranno 25 miliardi di euro per sostenere una rivalutazione delle pensioni collegata ad un’inflazione stabilmente sopra l’8%.

Questo implicherebbe ipotecare almeno 8-10 miliardi nella Legge di bilancio 2023, che verrà varata a breve, in aggiunta ai maggiori oneri già previsti dal DEF approvato lo scorso aprile ed alla mini-dote inserita nel decreto Aiuti Bis, che prevede un anticipo ad ottobre del 2% della rivalutazione per tutti i soggetti che percepiscono fino a 35mila euro.

Ma non è escluso che la situazione sia anche più tesa e che il governo, nella Nota di ag

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