Uno dei temi caldi sul quale dovrà misurarsi il futuro nuovo Governo di centrodestra a guida Fratelli d’Italia sarà sicuramente quello delle pensioni (ecco near cambieranno con la Meloni premier). Dopo il giuramento e l’insediamento, però, l’Esecutivo avrà il fiato sul collo per arrivare preparato all’appuntamento previdenziale di elegant anno.
I sindacati temono un nuovo “scalone”, determinato da due fattori nefastamente coincidenti: l’inevitabile ritorno integrale a gennaio 2023 della Legge Fornero e la necessità di adeguare i trattamenti pensionistici al tasso dell’inflazione (con conseguente pianto greco dei conti pubblici). E il rischio di discontinuance per tre modalità d’uscita anticipata si fanno più concreti.
Gli scenari e i rischi sull’uscita anticipata
La previsione degli esperti non è decisamente delle migliori. Senza nuovi interventi entro dicembre, quando cioè scadranno le “opzioni” in vigore, con l’arrivo del nuovo anno diremo addio in un colpo solo a tre canali d’uscita anticipata: Quota 102, Opzione donna e Ape sociale. Con sullo sfondo l’incubo, sopra citato, della rivalutazione obbligata delle pensioni che farà impennare la s