(Money.it) Nei giorni di accredito delle pensioni gli uffici postali ospitano spesso code interminabili, a dimostrazione del fatto che di norma le pensioni vengono ritirate il prima possibile. La maggior parte delle volte si tratta di necessità per far fronte alle spese, altre semplice diffidenza. In effetti non c’è un tempo illimitato a disposizione per ritirare la pensione; quindi, è importante sapere cosa si rischia se la pensione non viene ritirata.
Quanto tempo ho per ritirare la pensione?
Nonostante ci sia un limite di tempo per ritirare la pensione presso l’ufficio postale, questo non significa che bisogna preoccuparsi troppo per qualche giorno di ritardo. Può capitare un imprevisto, un malanno o semplicemente il tentativo di evitare la folla e le code aspettando qualche giorno prima di andare in Posta. Nulla di problematico, perché la pensione può essere ritirata entro 60 giorni.
Allo stesso tempo, trascorsi i 60 giorni il pensionato non perde il suo diritto e può quindi recuperare la pensione ma la procedura diventa decisamente lunga e a tratti complicata.
Cosa succede se la pensione non viene ritirata in tempo?
Supponendo che dall’arrivo della pensione trascorrano 60 giorni senza che il pensionato si rechi in un ufficio postale per riscuoterla in contanti (entro il limite di 1.000 euro, da cui sono però escluse alcune somme aggiuntive come la tredicesima o gli arretrati) o versarla su un libretto postale, la pensione viene mandata indietro all’Inps. Per riaverla sarà quindi necessario con
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