Slittano ancora gli aumenti, tanto attesi, sulle pensioni. La rivalutazione degli assegni, che avrebbe dovuto arrivare il prossimo mese, è stata rinviata a marzo.
A confermalo è stata direttamente l’Inps, che ha confermato che erogherà gli aumenti previsti, insieme agli arretrati, alle persone che percepiscono un assegno quattro volte il minimo, ossia 2.101,52 euro.
Quanti, invece, percepiscono un assegno con un importo inferiore, si sono visti erogare la rivalutazione del 100% rispetto all’inflazione già dal mese di gennaio 2023.
Pensioni, quando arrivano gli aumenti
L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha segnalato che, dallo scorso 1° gennaio 2023, ha già provveduto ad attribuire la rivalutazione alle pensioni e alle prestazioni assistenziali nella misura del 100%.
A beneficiare di questi aumenti sono gli utenti che, nel corso del 2022, hanno incassato una pensione mensile inferiore o uguale a 2.101,52 euro, che corrisponde a quattro volte il trattamento minimo.
L’Inps ha poi voluto precisar
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