Pensione, il datore di lavoro può obbligare il dipendente ad andarci?

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
s&p-500:-si-ribalta?-–-settimana-a-partire-dal-20-febbraio-(analisi-tecnica)

(Money.it) C’è chi vorrebbe andare in pensione ma non può e chi invece viene sollecitato dall’azienda, quando vorrebbe continuare a lavorare. In effetti, alcune aziende incentivano i pensionamenti quando possibili, così da favorire il ricambio generazionale dei dipendenti (e pagare stipendi più bassi). Ma il datore di lavoro può obbligare il dipendente ad andare in pensione?

Sul punto si è pronunciata la Corte di cassazione, esaminando la causa di un conducente di un autobus pubblico, licenziato dal datore di lavoro in quanto in possesso dei requisiti per il pensionamento, ma che avrebbe preferito continuare a lavorare. La Cassazione ha con l’occasione definito i criteri per valutare la legittimità del licenziamento finalizzato alla pensione, costituendo un importante precedente giuridico, essendoci sul punto una lacuna normativa.

Il datore di lavoro può obbligare il dipendente ad andare in pensione?

La Corte di cassazione con la sentenza n. 10.883 del 24 aprile 2021 della Sezione lavoro ha definito il rapporto tra la volontà del dipendente e quella del datore di lavoro in merito alla pensione. In base alle motivazioni dei giudici si vince che il datore di lavoro effettivamente ha la facoltà di obbligare i dipendenti al pensionamento, ma non sempre.

In particolare, il dipendente che maturato i requisiti per accedere alla pensione di vecchiaia p


© Money.it

Leggi l’articolo completo su Money.it

Condividi questo articolo
Exit mobile version