Pensione donna: cambia l’età e anche i benefici

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
Come andare in pensione con un budget limitato

Pensione per le donne:  Diverse opzioni e diverse strade per lasciare il mondo del lavoro per lavoratrici autonome e dipendenti, del pubblico e del privato.

Ad un certo punto, i requisiti per le donne per ricevere una pensione di vecchiaia sono stati abbassati rispetto ai loro omologhi maschi. Oggi, in conseguenza della parità introdotta dalla Legge Fornero (DL 201/2011), le donne devono avere gli stessi requisiti degli uomini, con alcuni casi particolari:

  • 67 anni e 20 anni di contributi;
  • 66 anni e 7 mesi per i lavoratori pesanti;
  • 15 anni di contributi per le cosiddette “quindicenni” che possono ancora accedere alla deroga Amato;
  • 5 anni di contribuzione per le persone che hanno compiuto i 71 anni di età e sono interamente incluse nel regime contributivo.

Questi requisiti saranno validi fino al 31 dicembre 2022 e dal 2023 è previsto un aumento dei requisiti personali per gli adeguamenti dell’aspettativa di vita. Coloro che rientrano nel sistema misto (con meno di 18 anni di stipendio dopo il 1995) devono anche aver maturato alla data di richiesta del pensionamento un assegno previdenziale pari almeno a 1,5 volte l’assegno sociale.

Benefici per le donne
Tuttavia, a differenza degli uomini, per le donne sono previste alcune eccezioni per la pensione di vecchiaia: le lavoratrici madri per le quali l’indennità è calcolata secondo il sistema a capitalizzazione possono avere uno sconto dall’età pensionabile pari a 4 mesi per ogni figlio, ma non superiore a 12 mesi (3 figli ). Diversamente, le normali regole di prepensionamento non sono uniformi per uomini e donne e prevedono che le lavoratrici debbano maturare 41 anni e 10 mesi di contributi (contro 42 anni e 10 mesi per gli uomini), indipendentemente dall’età. Come per gli uomini, esistono altre opzioni di prepensionamento anche per le donne con:

  • 41 anni di contributi per le precoci;
  • 36 o 30 anni di contributi per l’APe sociale con 63 anni di età;
  • 38 anni di contributi e almeno 62 di età per Quota 100 (fino a dicembre 2021, mentre nel 2022 serviranno 64 anni per accedere alla Quota 102).

 

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