PayPal sospende i suoi servizi in Russia a causa della guerra in Ucraina

Di Alessio Perini 3 minuti di lettura
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L’app PayPal mostrata su un iPhone.

Katja Knupper | Immagini DeFodi | Getty Images

PayPal ha detto sabato che stava sospendendo i suoi servizi in Russia, aumentando il numero di aziende che si sono ritirate dal paese in risposta all’invasione dell’Ucraina.

“Nelle circostanze attuali, stiamo sospendendo i servizi PayPal in Russia, Lo ha detto Dan Schulman, CEO di PayPal, in una lettera indirizzata al governo ucraino.

La lettera è stata pubblicata su Twitter dal ministro della trasformazione digitale ucraino, Mykhailo Fedorov, che ha messo sotto pressione le imprese tra cui Apple e Microsoft per tagliare i legami con la Russia.

“Quindi ora è ufficiale: PayPal chiude i suoi servizi in Russia citando l’aggressione dell’Ucraina”, ha twittato Fedorov sabato. “Grazie @PayPal per il tuo supporto!”

Un portavoce di PayPal ha confermato che la società stava chiudendo in Russia. La società “continuerà a lavorare per elaborare i prelievi dei clienti per un periodo di tempo, assicurando che i saldi dei conti siano dispersi in linea con le leggi e i regolamenti applicabili”, ha detto il portavoce alla CNBC.

Il pagamento il processore aveva già interrotto i servizi nazionali in Russia in 2020. Quest’ultima azione riguarda le sue attività rimanenti nel paese, comprese le funzioni di invio e ricezione e la possibilità di effettuare bonifici internazionali tramite la piattaforma di rimesse Xoom di PayPal.

Ai russi è stato impedito di aprire un nuovo PayPal conti all’inizio di questa settimana, ha detto la società.

PayPal è l’ultima organizzazione di pagamento a tagliare i legami con la Russia, che ora deve affrontare una raffica di sanzioni dall’Occidente per la decisione del presidente Vladimir Putin di invadere l’Ucraina.

Le sanzioni hanno visto SWIFT, la rete di messaggistica interbancaria globale, bloccare diverse banche russe, mentre Visa e Mastercard questa settimana hanno affermato che avrebbero anche bloccato le istituzioni finanziarie russe dalle loro reti.

“Ora è praticamente impossibile inviare denaro a qualsiasi individuo in Russia”, ha affermato Charles Delingpole, CEO di ComplyAdvantage, una start-up fintech che aiuta le aziende con la conformità normativa.


La responsabilità editoriale è dell’a utore del contenuto scritto originariamente in lingua inglese.

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