(Money.it) Meno di un anno alle prossime elezioni europee, che si terranno a giugno 2024 e porteranno alla nomina del nuovo esecutivo dell’Unione europea. Con tutta probabilità, l’assemblea ripresenterà la maggioranza Ursula, la grande coalizione che ha portato all’elezione di Ursula Von der Leyen. Fratelli d’Italia rischia però di rimanerne fuori, così la collocazione del partito di Giorgia Meloni deve necessariamente essere modificata.
L’obbiettivo pubblico resta quello di rovesciare l’attuale maggioranza e formare così un’alleanza di centrodestra anche nelle istituzioni europee. I dati, però, sono notevolmente a sfavore di questa ipotesi. I Conservatori a Bruxelles contano ad oggi di una sessantina di parlamentari, nemmeno con un estremo sforzo potrebbero riuscire a superare la soglia di sbarramento di 350/360 deputati; supponendo (come sembra più probabile) che i Popolari rimangano sulla quota attuale di 180.
L’Italia rischia così di rimanere ancora più isolata dalle dinamiche europee, aggravando un equilibrio di per sé piuttosto instabile, soprattutto con riguardo all’applicazione del Pnrr. È dunque verosimile che la premier Meloni sia pronta a correggere il tiro all’ultimo, proprio com’è accaduto con la situazione migranti, entrando nel patto Ursula.
Svolta europea per Meloni?
Giorgia Meloni è disposta anche a dividere i Conservatori, il partito di cui fa parte la stessa premier e da lei guidato dal 2020, per far parte della nuova maggioranza europea e garantire all’Italia la rappresentanza fra gli europarlamentari. Il momento del voto sarà
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