Partita Iva e dipendente pubblico: quando è possibile

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
il-fintech-e-la-democratizzazione-della-finanza:-rischi-e-benefici

(Money.it) Nella maggior parte dei casi i dipendenti privati non hanno particolari problemi quando scelgono di aprire una partita Iva per la loro attività privata. Per i dipendenti della pubblica amministrazione, invece, avere una partita Iva è più complesso e raramente permesso.

Non solo, anche quando hanno la possibilità di farlo, ci sono alcune tipologie di attività che non sono comunque concesse a chi lavora nel pubblico. Generalmente il dipendente pubblico ha obbligo di esclusiva per quanto attiene alle prestazioni lavorative alla pubblica amministrazione. Neanche quando vengono concessi periodi di aspettativa personale, per motivi di studio o di famiglia, questa esclusività viene a mancare.

Detto questo quindi, in quali occasioni e quali tipologie di dipendenti pubblici possono aprire una partita Iva? Con quali limiti?

Dipendente pubblico e partita Iva

Come regola generale i dipendenti pubblici non possono aprire una partita Iva e iniziare quindi un’attività in proprio. Questo non può avvenire nemmeno durante periodi di aspettativa, o se il contratto è a tempo determinato. In generale, infatti, il dipendente pubblico non può svolgere altre attività lavorative oltre a quelle per l’amministrazione pubblica.

Tuttavia, ci sono alcune categorie escluse. È previsto che i dipendenti pubblici che svolgono mansioni capaci di lasciare comunque sufficiente tempo per una seconda attività, senza andare ad avere impatti negativi su quella pubblica, possano farlo. A essere inclusi sono, nello specifico, due categorie:

  • i dipendenti pubblici part-time (quindi a 18 ore);
  • gli insegnanti.

Infine, è possibile che in casi particolari venga concesso il permesso di svolgere altre mansioni anche ai dipendenti pubblici a tempo pieno. Bisogna comunque chiedere l’autorizzazione all’amministrazione di riferimento.

Partita Iva e insegnanti: regole e procedure

Gli insegnanti pubblici (elementari, medie, ecc), possono aprire una partita Iva, ma solo allo scopo di svolgere alcune attività. Nello specifico, è loro vietato svolgere attività di tipo imprenditoriale (commercio e industria) e non possono neanche esserne soci, se non quando la responsabilità del socio sia limitata per legge o per atto costitutivo della società. È quindi possibile possedere azioni di una Società per azioni o essere parte di una Società a responsabilità limitata.


© Money.it

Leggi l’articolo completo su Money.it

Condividi questo articolo
Exit mobile version