Partita IVA, come scaricare la spesa acquistando i buoni pasto per se stessi

Di Redazione FinanzaNews24 1 minuti di lettura
Wall Street

(Money.it) L’utilizzo dei buoni pasto viene molto spesso associato alle grandi aziende, quelle che hanno molti dipendenti, senza sapere che possono essere un ottimo investimento anche per le ditte individuali, le partite Iva e i lavoratori autonomi. Questi ultimi, infatti, possono acquistare i buoni pasto per i propri collaboratori ma anche per se stessi.

In questa fase va fatta, però, una doverosa premessa: parlare di buoni pasto e partite Iva con relativo trattamento fiscale non comprende i lavoratori autonomi che hanno scelto il regime forfettario agevolato. In questo caso, infatti, si applica un coefficiente di redditività legato al codice Ateco della stessa, non è permesso portare in deduzione o detrazione alcuna spesa, compresi, quindi, gli eventuali buoni pasto acquistati.

Perché al titolare di partita Iva conviene usare i buoni pasto?

Un libero professionista o un lavoratore autonomo che ha una partita Iva nel regime ordinario ha tutta la conveniente nell’utilizzare i buoni pasto.

Ricordiamo, infatti, che la Legge di Bi


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