Parte la tregua fiscale, cosa si può sanare (e come): le istruzioni

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
Fisco, tasse e tributi

(QuiFinanza.it) Sono pronte le istruzioni per i contribuenti che intendono beneficiare delle misure di tregua fiscale previste dall’ultima legge di Bilancio. L’Agenzia delle Entrate ha elencato tutte le possibilità e le modalità per usufruire delle sanatorie e norme agevolative volte a supportare imprese e famiglie nell’attuale situazione di crisi economica.

Si va dalla regolarizzazione delle irregolarità formali al nuovo ravvedimento speciale, dallo stralcio delle mini-cartelle alla definizione agevolata delle controversie tributarie.

Il documento di prassi contiene indicazioni:

  • sulla regolarizzazione delle irregolarità formali relative a imposte sui redditi, Iva e Irap commesse fino al 31 ottobre 2022;
  • sul “ravvedimento speciale” previsto per le violazioni sulle dichiarazioni relative al periodo d’imposta 2021 e precedenti;
  • sull’adesione e definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento;
  • su come regolarizzare gli omessi pagamenti di rate dovute a seguito di acquiescenza, accertamento con adesione, reclamo o mediazione e conciliazione giudiziale;
  • sulla cancellazione dei debiti minori di importo fino a 1.000 euro affidati all’Agente della riscossione dal 2000 al 2015;
  • sulla definizione agevolata dei carichi affidati dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022;
  • sulle misure in materia di contenzioso pendente (definizione agevolata delle controversie tributarie, conciliazione agevolata delle controversie tributarie innanzi alle Corti di giustizia tributaria, rinuncia agevolata dei giudizi tributari pendenti innanzi alla Corte di cassazione).

Tregua fiscale, come regolarizzare le irregolarità formali

Per regolarizzare le violazioni formali occorre versare una somma pari a 200 euro per ciascun periodo d’imposta cui si riferiscono le violazioni e rimuovere le irregolarità od omissioni.
Il versamento va eseguito in due rate di pari importo:

  • la prima entro il 31 marzo 2023
  • la seconda entro il 31 marzo 2024.

Può essere regolarizzate, per esempio, l’omessa comunicazione della proroga o della risoluzione del contratto di locazione soggetto a cedolare secca mentre tra le ipotesi non ammesse rientrano invece le violazioni formali già contestate in atti divenuti definitivi al 1° gennaio 2023, e quelle contenute negli atti di contestazione o irrogazione delle sanzioni emessi nell’ambito della procedura di collaborazione volontaria (voluntary disclosure).

Tregua fiscale, come funziona il nuovo ravvedimento speciale

Il “ravvedimento operoso speciale” permette di regolarizzare le violazioni concernenti le dichiarazioni relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e ai periodi di imposta precedenti.
Questa agevolazione consente di versare un importo pari a u


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