Lo start per la giornata di oggi a Piazza Affari si è rivelato complesso per il settore bancario, caratterizzato da performance divergenti tra i principali istituti di credito e mentre alcune banche hanno registrato rialzi significativi, altre hanno subito lievi cali, influenzate anche dai movimenti del mercato obbligazionario.
Banca Monte Paschi ha segnato un incremento dell’1,79%, posizionandosi tra le migliori Blue Chip del Ftse Mib e anche Unicredit, Bper Banca hanno avuto riscontri positivi, con guadagni rispettivamente dello 0,37% e dello 0,19% con Banco BPM che ha mostrato un modesto aumento dello 0,06%.
Di contro, Mediobanca e Banca Popolare di Sondrio hanno visto una lieve flessione, entrambe con un calo dello 0,14%, mentre Intesa Sanpaolo ha perso lo 0,24%. La seduta è influenzata anche dai segnali negativi provenienti dal mercato obbligazionario, con lo spread BTP-Bund in aumento dell’1,42% a 131,04 punti base e un rialzo dei tassi sui BTP a 10 anni del 3,841%.
Il bollettino mensile ABI
Il settore bancario è stato oggetto di attenzione dopo la pubblicazione del bollettino mensile dell’ABI per aprile e secondo Equita SIM, i dati mostrano una riduzione significativa del costo della nuova raccolta, con una flessione di 10 punti base al 3,63%, con i prestiti al settore privato che continuano a contrrsi,in un calo dello 0,4% su base mensile e del 2,1% su base annua. Le sofferenze nette nei bilanci bancari sono diminuite a marzo, passando da 17,4 miliardi a 16,9 miliardi di euro.
Il tasso medio sui prestiti è rimasto stabile al 4,80% da febbraio 2024, e anche il tasso medio sulla raccolta non ha subito variazioni significative. L’asset-liability spread è rimasto invariato intorno al 3,5% e i tassi sui mutui alle aziende sono aumentati marginalmente al 5,32%, mentre quelli sui mutui alle famiglie sono scesi dal 3,79% al 3,67%.
Gli analisti di Equita SIM ritengono che il contesto per il net interest income del settore bancario rimanga favorevole, nonostante si preveda una contrazione degli spread nei prossimi mesi, in seguito a un probabile taglio dei tassi da parte della BCE nella riunione di giugno. I volumi dei prestiti al settore privato mostrano segnali di miglioramento su base annuale, con un calo del 2,1% rispetto al 2,4% di marzo.