Parola d’ordine a Wall Street oggi: sottovalutazione

Di Alessio Perini 5 minuti di lettura
wall street

All’interno dell’industria bancaria in rapida evoluzione, dove spesso le nuove stelle del mercato fanno notizia, 3 realtà poco conosciute stanno gettando le basi per la loro ascesa.

Secondo le analisi degli esperti, sono tecnicamente azioni sottovalutate.

Unisys

Nel 2023, Unisys (NYSE: UIS) ha mostrato un’elevata fedeltà dei clienti rinnovando il 96% dei contratti con un valore contrattuale totale (TCV) di oltre $1 milione. Questo alto tasso di rinnovi dimostra quanto siano felici e fiduciosi i clienti nelle offerte di Unisys. Inoltre, l’accento dell’azienda sul rafforzamento dei legami con i clienti attuali ha portato a un notevole aumento della firma di nuovi affari. Il TCV dei nuovi affari è aumentato del 18% anno su anno (YoY) per l’anno. Ciò dimostra la capacità di Unisys di capitalizzare sulla sua clientela attuale per generare nuovi affari.

Inoltre, il pipeline di Unisys ha visto una notevole espansione, specialmente nella categoria Ex-L&S, dove la crescita del pipeline di nuovi affari è stata del 19% YoY. Le iniziative di marketing dell’azienda, come le sue campagne di marketing digitale, l’hanno aiutata a diventare più conosciuta e visibile per partner, clienti e analisti del settore. I rapporti con le società di consulenza e i migliori classifiche nelle indagini degli analisti hanno ulteriormente rafforzato la posizione di mercato di Unisys e le prospettive di acquisire nuovi affari.

Inoltre, Unisys ha investito strategicamente nell’innovazione per far crescere il suo portafoglio di tecnologie di prossima generazione e migliorare i suoi prodotti su misura per determinati settori. Infine, progetti come Unisys logistics optimization dimostrano la dedizione dell’azienda a creare soluzioni innovative che soddisfino le mutevoli esigenze dei clienti.

SurgePays

Nel 2023, SurgePays (NASDAQ: SURG) ha generato $137,1 milioni di vendite, in aumento dell’11% YoY. Uno dei punti di forza chiave di SurgePays che alimenta il suo potenziale espansione rapida è la sua capacità di aumentare costantemente il fatturato. Un fattore chiave nello sviluppo del fatturato è stata la diversificazione delle fonti di reddito. Questo è derivato principalmente dall’offerta di servizi di banda larga mobile e di telefonia mobile ai consumatori a basso reddito. C’è stato un aumento del 34% del reddito da questo settore, dimostrando la capacità di SurgePays di mirare a nicchie di mercato particolari e soddisfare le esigenze dei consumatori non bancarizzati.

Dopo aver riportato una perdita netta di $0,7 milioni l’anno prima, SurgePays ha registrato un reddito netto di $20,6 milioni per il 2023, indicando un notevole miglioramento delle performance finanziarie. A seguito di un miglioramento della liquidità, la posizione finanziaria in contanti dell’azienda è salita a $14,6 milioni entro il 2023. Questo è in aumento rispetto ai $7 milioni alla fine del 2022.

L’ottenimento di un reddito netto positivo da parte di SurgePays è un punto di svolta significativo nella sua traiettoria finanziaria. Questo segna una rottura rispetto alle perdite precedenti e dimostra la capacità dell’azienda di generare profitti a lungo termine dalle sue attività. Il maggiore saldo in contanti pone una solida base per i prossimi piani di crescita e sviluppo dell’azienda.

Nkarta

Nel 2023, Nkarta (NASDAQ: NKTX) ha ampliato strategicamente il suo pipeline nelle malattie autoimmuni, tra cui la nefrite lupica (LN), offrendo una significativa possibilità di crescita. Grazie all’autorizzazione della FDA dell’applicazione per nuovi farmaci sperimentali (IND) per NKX019 in LN, Nkarta è ora autorizzata ad indagare sul potenziale terapeutico del suo trattamento delle cellule NK modificate in una nuova area terapeutica.

Inoltre, l’introduzione di NKX019 nelle malattie autoimmuni è in linea con l’obiettivo di Nkarta di ampliare il campo di applicazione del suo pipeline. Inoltre, la ricerca accademica ha dimostrato che la terapia con cellule direzionate contro CD19 porta a risposte complete e sostenute nei pazienti con malattie autoimmuni gravi e refrattarie, rafforzando la validità del mirare ai linfonodi come strategia terapeutica.

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