Pancia mia fatti capanna: A Martedì grasso si mangia la lasagna

Di Valentina Ambrosetti 3 minuti di lettura

Una grande occasione per travestirsi e scherzare, il giorno di Carnevale regala agli abitanti del Belpaese un motivo in più per mostrare onore a tavola. In tutta Italia ci sono tradizioni carnevalesche che vanno rispettate, alcune ricette a cui non si può proprio rinunciare durante il martedì grasso

Soprattutto a Napoli, Carnevale è all’insegna del buon gusto, piatti sostanziosi che vale la pena provare almeno una volta nella vita. Diamo ad esempio uno sguardo ad un menù tipico partenopeo di Martedì grasso per  comprendere alcune curiosità legate a questa coloratissima festa. I napoletani servono le lasagne come primo piatto. Nonostante questo piatto venga preparato spesso anche la domenica a Napoli, il Martedì Grasso va assolutamente gustato una buona “fettona” di questa specifica pasta al forno. L’usanza delle lasagne di carnevale ha un’origine antichissima: anticamente venivano consumate, ricche di ingredienti, come preparazione al periodo di sacrificio e digiuno che si svolgeva durante la Quaresima, che iniziava il mercoledì delle Ceneri. La cottura degli ingredienti, richiede la massima attenzione e  la pasta fresca viene condita con ragù (le polpette vengono cotte all’interno del sugo), mescolato con la ricotta. C’è chi ci aggiunge anche un uovo morbido e del parmigiano, chi ci aggiunge delle polpette fritte. La lasagna però è una tradizione che ha conquistato a Carnevale il Sud e il Nord: ogni città la rivoluziona a seconda delle sue abitudini. In ogni caso si tratta di una vera bomba, molto gustosa e da provare almeno una volta.

L’uso delle polpette nella lasagna napoletano si fonda su una leggenda antica: il Martedì Grasso, si “piangeva la morte di Vincenzo Carnevale”, un uomo buono e vivace morto affogato mangiando proprio polpette. Si commemora questa figura con un buono e ilare sorriso e anche augurio di abbondanza per tutto l’anno. L’impasto classico delle polpette sarà composto da pane, carne, uova e formaggio grattugiato. Per secondo si possono scegliere sempre polpette, cotolette di carne o involtini ripieni di pinoli, uvetta, prezzemolo e parmigiano.

Il vero napoletano a carnevale non rinuncia mai al dolce: si può scegliere tra il migliaccio e le chiacchiere o entrambi. Il migliaccio è semplice, a base di ingredienti poveri, ricavato da semolino e ricotta. Le chiacchiere, fritte o al forno, andrebbero accompagnate dal cioccolato (o meglio dal sanguinaccio dolce, altro elemento tipico del carnevale partenopeo).

 

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