Pagamenti elettronici: novità dall’Agenzia delle Entrate per l’invio dei dati

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura
Agenzia delle Entrate Riscossione

Dati POS per trasmissione tramite PagoPA: è stato prorogato il termine per l’invio dei dati delle transazioni giornaliere con mezzi di pagamento elettronici. Secondo le notizie di luglio la scadenza era fissata al 5 settembre 2022 per adempiere i nuovi obblighi e procedure per la tracciabilità e l’incrocio dei dati ai fini fiscali.

Più tempo per rispettare la nuova regola

L’Agenzia delle Entrate, invece  tenuto conto delle difficoltà nella prima applicazione del nuovo obbligo di invio dei dati negli strumenti di pagamento elettronici e delle transazioni quotidiane di esercenti e professionisti, ha concesso una proroga per la trasmissione dei dati del POS. Queste le informazioni che devono essere inviate per le transazioni registrate dopo il 1 settembre: devono essere inviate entro il 15 ottobre.

Posticipata la scadenza per i primi otto mesi dell’anno

Le transazioni elettroniche inviate tra il 1 gennaio e il 31 agosto 2022, invece, sono state ritardate fino alla scadenza del 30 novembre. La scadenza precedente era di inviare entro il 5 settembre per le transazioni dal 1 settembre e prima del 31 ottobre per le transazioni tra gennaio e agosto.
Infine, anche il tempo di erogazione del servizio completo è stato esteso di un giorno: invece del secondo giorno lavorativo successivo alla scadenza della transazione, viene ora spostato al terzo giorno (prevedendo così un giorno in più).

L’obbligo di trasferimento è stato introdotto dall’articolo 5 dell’articolo 22 della legge n. 124/2019, entrato in vigore in conformità con le disposizioni del 30 giugno 2022, e successive modificazioni. Tutti i dettagli sulla proroga e sul nuovo calendario delle comunicazioni sono disponibili nella direttiva del 2 settembre 2022.

I dati da comunicare

  • Il codice fiscale e, se disponibile, la partita IVA del commerciante e il codice univoco del contratto di convenzionamento con il prestatore di servizi di pagamento,
  • il codice Abi o il codice fiscale dell’operatore finanziario obbligato alla trasmissione,
  • l’identificativo assegnato da PagoPa all’operatore,
  • l’identificativo univoco dello strumento di pagamento, fisico o virtuale, con cui l’esercente accetta la transazione elettronica,
  • la tipologia di operazione, distinta tra pagamento e storno pagamento,
  • la data di trasmissione delle operazioni da parte del prestatore di servizi di pagamento,
  • la data contabile dei pagamenti,
  • l’importo complessivo giornaliero delle transazioni elettroniche effettuate dall’esercente,
  • il numero giornaliero dei pagamenti e-cash effettuati.
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