Osservatorio per monitorare lo smartworking

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura
smart working

Nasce l’Osservatorio per monitorare il lavoro agile con l’obiettivo di monitorare i risultati raggiunti dalla modalità così sviluppata durante la pandemia ma anche con il fine di favorire lo scambio di informazioni, la diffusione e valorizzazione delle migliori pratiche rilevate nei luoghi di lavoro

Via libera  quindi all’Istituzione dell’Osservatorio nazionale bilaterale sullo smartworking con il Decreto Ministeriale numero 57 firmato dal ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, istituito presso il Ministero. Come riportato nella nota il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, si occuperà di monitorare a livello nazionale:

  • i risultati raggiunti attraverso il lavoro agile, anche al fine di favorire lo scambio di informazioni, la diffusione e valorizzazione delle migliori pratiche rilevate nei luoghi di lavoro;
  • lo sviluppo della contrattazione collettiva nazionale, aziendale e/o territoriale di regolazione del lavoro agile;
  • l’andamento delle linee di indirizzo contenute nel Protocollo nazionale sul lavoro agile del 7 dicembre 2021 e la valutazione di possibili sviluppi e implementazioni con riferimento a eventuali novità normative e alla crescente evoluzione tecnologica e digitale.

Il pool ampliato di 25 membri mira a monitorare i risultati ottenuti attraverso il lavoro flessibile, nonché a incoraggiare lo scambio di informazioni, la diffusione e il miglioramento delle migliori pratiche sul posto di lavoro; verificare lo sviluppo della contrattazione collettiva nazionale, aziendale e/o territoriale per regolare il lavoro flessibile; monitorare l’andamento dell’applicazione delle linee guida contenute nel Protocollo Nazionale Lavoro Flessibile del 7 dicembre 2021, e valutare possibili sviluppi e implementazioni, tenendo conto dell’evoluzione normativa e della crescente evoluzione tecnologica e digitale. L’Osservatorio, che avrà durata di un anno se non rinnovato, potrà svolgere il proprio lavoro anche creando sottogruppi ad hoc differenziati per aree tematiche e settori specifici. Coordina il lavoro di Pasqualino Albi. Tra gli altri partecipanti , Romolo De Camillis, Direttore generale del ministero Lavoro; Nicola Marongiu, Cgil; Livia Ricciardi, Cisl; Irene Pata, Uil; Michela Toussan, Ugl;Lucia Massa, Confsal; Massimo Blasi, Cisal; Luigi Marinelli, Usb; Graziano Passarello, Confindustria; Raimondo Giglio, Confapi; Paolo Baldazzi, Confcommercio; Elvira Massimiano, Confesercenti; Paolo Perruzza, Confartigianato; Sara Cubellotti, Cna; Michele De Sossi, Casartgiani; Michele Morrocchi, Alleanza Cooperative; Roberto Caponi, Confagricoltura; Federico Borgoni, Coldiretti;Danilo De Lellis, Cia; Federica Agati, Copagri; Stefano Bottino, Abi; Ivan Borghini D’Alessio, Ania; Andrea Zoppo, Confprofessioni; Paola Giuliani, Confservizi; Elisa Medagliani, Federdistribuzione; Stefano Bosio (membro effettivo); Mario Borin (membro supplente), Confimi;Fabio Marrocco, Confetra; Marco Pepe, Unimpresa.

 

 

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