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L’oro ha brillato poco nella prima parte del 2023 ma rimane ben posizionato per sfruttare i cambiamenti di politica monetaria della Fed e il conseguente indebolimento del dollaro USA. Le previsioni di utile delle principali società estrattrici, possono essere una buona guida per capire come il metallo prezioso potrebbe muoversi. Se ne è parlato nella newsletter Weekly Note di Vontobel.
Da inizio anno le quotazioni dell’oro veleggiano in territorio leggermente negativo. Da novembre 2022, il metallo giallo ha iniziato un movimento ascendente che lo ha riportato in zona 1.975 dollari, a circa 100 dollari dai massimi storici. A favorire il rimbalzo è stato l’indebolimento del dollaro, grazie alle attese di un avvicinamento alla fine della politica monetaria restrittiva da parte della Fed.
In realtà negli ultimi giorni il mercato ha alzato le previsioni sul picco dei tassi da parte della Fed, in quanto l’economia USA resta ancora troppo forte. Un altro fattore da tenere in considerazione quando si parla di oro è relativo ai tassi reali: una loro salita implica il deprezzamento del metallo giallo, mentre una discesa è solitamente correlata ad un apprezzamento della materia prima. Al momento, i dati riportati dalla Fed di St. Louis mostrano come la rilevazione relativa al decennale americano si trovi nei pressi dei massimi dal 2008. Se l’istituto centrale riuscisse nell’intento di abbassare l’inflazione e al contempo si verificasse una recessione, il ritorno a politiche monetarie accomodanti abbasserebbe i tassi reali, favorendo l’oro.
Un modo indiretto per vedere le attese degli analisti sull’oro potrebbe essere quello di guardare alle stime dei principali miner: Barrick Gold, Freeport McMoran e Kinross Gold. Per la prima azienda, nel periodo 2023-2025 gli esperti censiti da Bloomberg vedono ricavi passare da 11,858 miliardi di dollari a 12,196 miliardi ed EPS da 0,82 dollari a 1,06; per la seconda le stime sono rispettivamente per un fatturato in crescita da 22,710 miliardi di dollari a 24,203 miliardi ed EPS in salita da 1,8 dollari a 2,54. Infine, per Kinross Gold il consensus è per una fl
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