Durante la conferenza degli ambasciatori il premier Mario Draghi fa un invito alla cautela. Omicron si fa strada anche nel Belpaese e queste festività natalizie richiedono di non abbassare la guardia
Mario Draghi intervenendo alla XIV° Conferenza degli ambasciatori e delle ambasciatrici d’Italia nel mondo, presso la Farnesina, afferma: “La campagna di vaccinazione ci ha permesso di salvare vite e di riaprire l’economia. Anni difficili ma Italia ha dimostrato di saper reagire. La campagna di vaccinazione ci ha permesso di salvare vite e di riaprire l’economia, le scuole, i luoghi della nostra socialità. L’arrivo della stagione invernale e la diffusione della variante Omicron ci obbligano però alla massima cautela nella gestione dei prossimi mesi. Medici, infermieri, volontari hanno somministrato oltre 106 milioni di dosi di vaccino, uno sforzo senza precedenti nella storia recente. Gli ultimi anni sono stati molto difficili per il nostro Paese, come per il resto del mondo – ha detto il premier – Mi riferisco alla pandemia e alla crisi economica, che hanno colpito soprattutto i più deboli. Ma, in questi mesi, l’Italia ha dimostrato, ancora una volta, di saper reagire alle crisi più dure con coraggio, determinazione, unità. L’economia è in ripresa, grazie all’impegno di lavoratori e imprenditori e l’Italia ha avuto un ruolo centrale sulla scena internazionale”.
Durante la XIV° Conferenza degli ambasciatori e delle ambasciatrici d’Italia nel mondo interviene anche sul tema, il premier Draghi rivolge un pensiero anche ad una figura importante per ilnostro Belpaese ovvero l’ambasciatore Luca Attanasio, ucciso brutalmente nella Repubblica Democratica del Congo con il carabiniere Vittorio Iacovacci e l’autista Mustapha Milàmbo. Il premier sottolinea che questi uomini sono morti per aver fatto il loro lavoro, in un contesto difficile, come quello in cui operano molti di voi: “Ai loro cari va la mia più sentita vicinanza. Auspico che venga fatta finalmente luce sul loro assassinio, e che si accertino prontamente tutte le responsabilità”.