(Money.it) L’olio extravergine d’oliva potrebbe ben presto diventare introvabile tra gli scaffali dei supermercati. A lanciare l’allarme, ancora una volta, è l’associazione Assitoil (Associazione Italiana dell’Industria Olearia), la quale già nei mesi precedenti aveva indicato l’eventuale possibilità di una carenza d’olio d’oliva.
Una possibilità che ogni giorno diventa sempre più concreta e che ha già colpito la Spagna, dove i produttori di olio di oliva stanno vivendo una situazione drammatica: la siccità ha messo a dura prova la produzione di olio d’oliva che è stata quasi dimezzata.
Come c’era da aspettarsi però, e come più volte preannunciato da produttori e associazioni di settore, anche l’olio extravergine di oliva italiano rischia di andar incontro allo stesso problema con una produzione in riduzione che non potrà sostenere il fabbisogno dell’intera popolazione della penisola. Già ad ottobre 2022 la situazione era precaria e Assitoil aveva lanciato l’allarme su una possibile penuria di olio in Italia. Ecco cosa sta accadendo: quali sono le cause e cosa fare.
Olio extravergine d’oliva presto introvabile? Le cause
La possibilità che l’olio d’oliva cominci a scarseggiare rischia di diventare realtà: il settore è in crisi per via della penuria di materia prima provocata a sua volta dai cambiamenti climatici, la vera causa di tutto.
La stessa Assitoil con un comunicato ha spiegato che la futura penuria di olio extravergine d’oliva italiano nei supermercati è da imputare alla “disastrosa” campagna olearia, su cui hanno inciso siccità ed episodi di meteo estremo, e dei rincari della materia prima.
Di conseguenza, il momento in cui potremmo davvero non trovare più olio extravergine al supermercato sembra avvicinarsi sempre più. Le aziende
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