Okay a nuova tregua fiscale: arrivano cancellazione delle cartelle e rateizzazione

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
okay-a-nuova-tregua-fiscale:-arrivano-cancellazione-delle-cartelle-e-rateizzazione

Una delle misure più attese dagli italiani contenuta nella Manovra di bilancio 2023 approvata dal governo è senza dubbio la cosiddetta tregua fiscale, più volte invocata dalla premier Giorgia Meloni. La tregua fiscale, che non riguarda solo le cartelle, intende riequilibrare il rapporto fisco-contribuente.

Meloni nelle sue dichiarazioni programmatiche aveva già spiegato il suo piano per mettere in atto una vera “rivoluzione copernicana” che migliori il rapporto tra cittadini e Pubblica Amministrazione.

“Non ci sono condoni” assicura il viceministro dell’Economia Maurizio Leo. “Prima delle cartelle, partiamo dalle dichiarazioni. Ci sono tanti contribuenti che nei modelli di denuncia dei redditi tra il 2019 e il 2021 hanno dichiarato tutto, ma poi non sono riusciti a versare le imposte dovute. Ad esempio, a causa del Covid”.

Come funziona la tregua fiscale del governo Meloni

E allora, ecco che il governo introduce tre grandi novità per i contribuenti che non sono riusciti a mettersi a posto con il Fisco:

  • cancellazione delle cartelle fino al 2015 che hanno un importo inferiore a 1.000 euro
  • rateizzazione fino a 5 anni dei pagamenti fiscali non effettuati nel 2022, senza aggravio di sanzioni e interessi per chi a causa dell’emergenza Covid, caro bollette e difficoltà economiche non ha versato le tasse. E’ prevista solo una mini sanzione del 3% sui debiti del biennio 2019-2020
  • per chi ha presentato la dichiarazione con delle omissioni, la sanzione è del 5% e il pagamento può essere effettuato in 2 anni: si tratta di un ravvedimento operoso più lungo.

“Per un ammontare superiore a 1.000 euro si dovrà pagare tutta l’imposta senza sanzioni, senza interessi e una rateizzazione su 5 anni, come vedete qui non abbiamo fatto nessun tipo di sanatoria o di regali ai contribuenti. Facciamo pagare tenendo conto di due aspetti: difficoltà finanziarie e carico sanzionatorio elevatissimo” chiarisce Leo.

La treg

Leggi l’articolo completo su QuiFinanza

Condividi questo articolo
Exit mobile version