Ok alla remissione in bonis per i bonus edilizi: ecco cos’è

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
Fisco, tasse e tributi

(QuiFinanza.it) Si apre un’importante porta per i contribuenti che hanno intenzione di usufruire delle agevolazioni relative ai bonus edilizi. Le comunicazioni per le opzioni per la cessione o sconto dei bonus edilizi 2022, che non sono state trasmesse entro lo scorso 31 marzo 2023, potranno essere inviate entro il prossimo 30 novembre 2023. I contribuenti in questo caso, hanno la possibilità di usufruire della cosiddetta remissione in bonis, con il versamento di una sanzione di 250 euro.

A dare queste indicazioni è stato prima Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate, il quale, nel corso dell’audizione del 2 marzo 2023 presso la commissione finanze della Camera – con la quale, di fatto, è stato deciso il blocco della cessione dei crediti dei bonus edilizi – ha indicato che i dati relativi alle spese sostenute nel corso del 2022 per le agevolazioni edili potranno essere disponibili solo e soltanto dopo il 30 novembre 2023.

Bonus edilizi, le tempistiche

A seguito della conversione in legge del Decreto Legge n. 198/2022, conosciuto anche come Decreto Milleproroghe, il legislatore ha introdotto il rinvio al 31 marzo 2023 delle comunicazioni di opzione relative agli interventi edilizi e delle comunicazioni, a cui sono tenuti ad adempiere gli amministratori di condominio per gli interventi che sono stati effettuati nelle parti comuni dei vari condomini.

Alla proroga, che abbiamo appena vista, si aggiunge un’ulteriore possibilità in capo ai contribuenti, che hanno la possibilità di inviare le comunicazioni di opzione (stiamo parlando sempre di quelle relative alle spese sostenute nel 2022) nel corso del 2023, avvalendosi di un particolare istituto: la remissione in bonis.

Attraverso la circolare n. 33/E/2022, l’Agenzia delle Entrate ha confermato la possibilità, da parte dei contribuenti, di utilizzare l’istituto della remissione in bonis per la fruizione dei benefici fiscali previsti dai bonus edilizi o per l’accesso a particolari regimi fiscali, che sono subordinati all’obbligo di preventiva comunicazione o di altro adempimento di natura fiscale.

L’accesso alle agevolazioni fiscali non è, quindi, preclusa: la violazione, però, non deve essere stata contesta e, soprattutto, non devono essere iniziati degli accertamenti, delle ispezioni o


© QuiFinanza

Leggi l’articolo completo su QuiFinanza

Condividi questo articolo
Exit mobile version