L’apertura delle frontiere all’interno dell’Unione Europea è sicuramente un marker per il commercio e il turismo da non sottovalutare., il via libera decolla per quasi 25 milioni di turisti europei che l’anno scorso hanno scelto l’Italia per andare in vacanza durante l’estate.
Da un’analisi di Coldiretti, si stima a 25 milioni il numero di turisti che potrebbero muoversi all’interno dell’Unione Europea a seguito dell’apertura delle frontiere.
Secondo le stime. circa 7 milioni di viaggiatori diretti in Italia proverranno dalla Germania, 4 milioni dalla Francia e 3,3 milioni dall’Austria.
La riapertura delle frontiere dell’UE è un’opportunità per il turismo Made in Italy dopo che, secondo Coldiretti, negli ultimi tre mesi è stata stimata una perdita di quasi 20 miliardi di euro per alloggio, ristorazione, trasporti e shopping per ospiti italiani e stranieri , con un susseguirsi di occasioni di vacanza mancate, tra cui le vacanze di Pasqua, il Giorno della Liberazione, il 1 ° maggio e la Pentecoste, particolarmente rilevanti per gli arrivi dall’estero. A pagare il conto più salato è il cibo che, sottolinea Coldiretti, è diventato la principale voce di bilancio delle famiglie in vacanza in Italia con circa 1/3 della spesa di italiani e stranieri destinata al tavolo per consumare i pasti. In evidenza quindi ristoranti, pizzerie, trattorie o fattorie, ma anche street food o specialità enogastronomiche.
L’indotto del Food è fondamentale per veicolare il Made in Italy
Il Food è diventato il vero valore aggiunto delle vacanze Made in Italy con l’Italia, leader indiscusso nel turismo enogastronomico grazie al primato dell’agricoltura più verde d’Europa con 299 specialità DOP/IGP riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg.
Oltre 24 mila aziende agrituristiche italiane tradizionalmente rappresentano una destinazione privilegiata per le vacanze di giugno e che si trovano spesso in zone isolate della campagna in strutture familiari con un numero limitato di posti letto e in tavola e con ampi spazi. All’esterno, forse, sottolinea Coldiretti, i luoghi in cui è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori casa.