(QuiFinanza.it) Entro quando devono essere accertati i redditi esteri? Come devono essere gestiti dai contribuenti, per non incorrere in problemi con l’Agenzia delle Entrate? Gli uffici preposti hanno tempo entro il 31 dicembre del quinto anno successivo rispetto a quello della presentazione della dichiarazione dei redditi per accertare i redditi di fonte estera: a prevederlo è l’articolo 43 del DPR n. 600/73. I tempi si allungano in caso di dichiarazione omessa, perché i controlli devono essere effettuati entro l’ottavo anno.
Nel momento in cui si procede a dichiarare i redditi esteri è sempre importante comprendere quali siano i termini di corretto accertamento. Stiamo parlando, in altre parole, delle tempistiche che l’amministrazione finanziaria ha a disposizione per verificare la dichiarazione dei redditi del contribuente e accertare che tutto sia corretto.
Ma cerchiamo di capire ed analizzare come debbano essere gestiti questi redditi e come debbano comportarsi i contribuenti per essere perfettamente in regola.
I termini di accertamento
A definire e a delimitare quali sono i termini ordinari degli accertamenti fiscali sono l’articolo 43 del DPR n. 600/73 e l’articolo n. 57 del DPR n. 633/72. Queste due differenti disposizioni prevedono che l’amministrazione tributaria abbia la possibilità di esercitare i propri poteri di accertamento entro il quinto anno successivo a quello della presentazione della dichiarazione dei redditi, nel caso in cui questa sia stata presentata da parte del contribuente. Nel caso di omessa dichiarazione, il termine di prescrizione scatta al 31 dicembre del settimo anno successivo rispetto a quello in cui il contribuente avrebbe dovuto presentarla.
Questo significa, in estrema sintesi, che l’avviso di accertamento, perché risulti valido a tutti gli effetti, deve essere presentato entro il 31 dicembre del quinto anno successivo rispetto a quello in cui deve essere presentata la dichiarazione dei redditi. Volendo fare un esempio pratico, entro il 31 dicembre 2023, l’amministrazione tributaria deve provvedere a notificare – a pena decadenza – gli avvisi di accertamento in tema di imposte sui redditi, Iva, Irap relativi all’annualità 2017.
Quando, invece, si prefigura il caso di omessa dichiarazione, il termine dei controlli è pari ad otto anni: questo significa che l’annualità 2017 può essere accertata fino al 31 dicembre 2025.
Redditi esteri: i termini
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