(BorsaeFinanza.it) Tra gli strumenti obbligazionari emessi dagli istituti di credito spesso si sente parlare delle obbligazioni Tier 2. Queste rappresentano titoli meno rischiosi rispetto alle obbligazioni Tier 1, salite alla ribalta delle cronache finanziarie in questi ultimi tempi con la fusione UBS-Credit Suisse che ha comportato la cancellazione di 16 miliardi di franchi di questa tipologia di debito. Entriamo quindi nel dettaglio e cerchiamo di scoprire come funzionano i bond Tier 2, quali sono i vantaggi e i rischi per gli investitori.
Obbligazioni Tier 2: definizione e caratteristiche
Le obbligazioni Tier 2 fanno parte della famiglia delle obbligazioni subordinate, ossia di titoli che, in caso di fallimento dell’emittente, rimborsano il capitale e gli interessi subordinatamente ai bond ordinari. In sostanza, la loro natura diverge da quella delle obbligazioni tradizionali e somiglia più a quelle delle azioni sotto il profilo del rischio. Il motivo per cui le subordinate vengono emesse è perché rappresentano un’alternativa meno costosa rispetto al capitale proprio, oltre al fatto che viene evitata una possibile diluizione delle partecipazioni. In questi titoli matura una cedola periodica, ma la scadenza a volte non è predefinita, con l’emittente che può esercitare l’opzione di rimborso anticipato a partire da una certa data.
Le obbligazioni subordinate vengono definite junior, proprio per distinguerle da quelle senior ch
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