(BorsaeFinanza.it)
Il reddito fisso è una delle asset class dominanti del 2023. Una felice riscoperta per chi rimpiange i Bot, ma anche per gli investitori meno conservativi che possono tornare a utilizzare le obbligazioni come equilibratore del portafoglio. Infatti, mentre nel 2022 il mercato del credito ha subito la risalita rapida dei tassi di interesse, ora i prezzi offrono di nuovo delle buone occasioni di ingresso e i rendimenti sono tornati a essere interessanti.
Tuttavia non ci si deve dimenticare che la fase economica in corso è di transizione: le Banche centrali sono alla fine del percorso di rialzo dei tassi di interesse, ma potrebbero ancora prolungare i rialzi se l’inflazione si rivelasse tenace; le previsioni sull’economia oscillano tra ottimismo e pessimismo, ovvero tra atterraggio morbido e atterraggio duro; la crisi delle banche regionali negli Stati Uniti e il salvataggio di Credit Suisse in Svizzera hanno generato una contrazione del credito disponibile e non sono escludibili nuove tensioni.
Ciascuno di questi fattori può evolvere in una direzione positiva o in una negativa e il portafoglio obbligazionario deve sapersi adattare. Come è un esercizio a cui si è dedicato Julien Houdain, responsabile Credit Europe di Schroders.
I 3 scenari per il credito
Per identificare le scelte di portafoglio più corrette Houdain ha identificato i tre scenari economici intorno ai quali oscillano gli umori degli investitori:
“Nel 2023 abbiamo assistito a una progressione da Buono, a Brutto e a Cattivo e poi di nuovo provvisoriamente a Buono. È quindi lecito supporre che nei prossimi 12 mesi assisteremo ad altre oscillazioni” spiega il responsabile Credit Europe di Schroders.
Lo scenario Buono, in particolare, ha caratterizzato l’inizio del 2023, con mercati in salita, aspettative di inflazione in calo e timori di recessione in caduta. A marzo la crisi delle banche regionali negli Stati Uniti e del Credit Suisse in Europa ha portato gli investitori nello scenario Cattivo, mentre per gran parte del 2022 si è vissuti in uno scenario Brutto. “A febbraio di quest’anno abbiamo assistito a una versione più blanda di questo scenario, quando sono emersi segnali che indicavano che l’inflazione sarebbe potuta rimanere più alta più a lungo, con la possibilità che le banche centrali dovessero inasprire ulteriormente e potenzialmente forzare una recessione” ha commentato Houdain.
Quali obbligazioni scegliere
Dopo aver ribadito l’importanza di una selezione attiva dei titoli su cui investire, in
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