(BorsaeFinanza.it) Il mercato azionario americano è dominato soprattutto da due grandi Borse, il NYSE e il NASDAQ. In entrambe sono quotate aziende pubbliche e private, che devono seguire i requisiti di deposito standard stabiliti dalla Securities and Exchange Commission. I trader meno esperti non prestano spesso grande attenzione al fatto che una società sia quotata nell’uno o nell’altro mercato, tuttavia esistono delle differenze anche molto profonde tra le due piazze finanziarie. Vediamo quindi una guida che illustra le caratteristiche peculiari dei mercati e gli elementi distintivi che orientano un investitore a scegliere un titolo anche sulla base di dove questo risulti quotato.
NYSE: cos’è
Il NYSE è l’acronimo di New York Stock Exchange ed esiste dal 1792. Fino all’8 marzo 2006 la Borsa USA era pubblica, quindi non aveva scopo di lucro. Poi è stata privatizzata e funziona esattamente come qualsiasi altra azienda che mira al guadagno. L’istituzione è diventata di proprietà di NYSE EuroNext Inc., società nata nel 2007 dalla fusione il NYSE e il gruppo di Borse europee Euronext. A dicembre 2022, è stato concluso un accordo tra NYSE EuroNext e Intercontinental Exchange per l’acquisizione da parte di quest’ultima della società che gestiva la Borsa americana. Il NYSE dispone di un proprio indice e quattro diversi sotto-indice relativi ad aziende industriali, finanziarie, di trasporto e di pubblica utilità. Tali indici sono stati creati nel 1966 e dal 2002 sono calcolati dalla Dow Jones & Company.
NASDAQ: cos’è
Il NASDAQ è l’acronimo di National Association of Securities Dealers Automated Quotation ed è nato nel 1971, quindi quasi 200 anni dopo rispetto alla Borsa rivale. Il valore iniziale all’atto della creazione è stato fissato in 100 punti. Il mercato è di proprietà di NASDAQ OMX Group Inc., anch’essa quotata, con le sue azioni che sono scambiate con il ticker NDAQ. Dal NASDAQ è possibile scorporare i seguenti indici:
- NASDAQ Composite, che riguarda un paniere ampio di titoli che vengono ponderati in base alla capitalizzazione e fanno riferimento a: ricevute di deposito americane (ADR), azioni, partecipazioni in limited partnership, titoli ordinari, fondi comuni di investimento immobiliari (REIT), azioni di interesse benefico, tracking stock. Sono esclusi invece i fondi chiusi, le obbligazioni convertibili, g
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