(BorsaeFinanza.it)
L’intelligenza artificiale è uno dei macro temi di questo 2023 e NVIDIA rappresenta probabilmente la società che più è riuscita ad avvantaggiarsene. Il 23 agosto ha presentato i risultati del secondo trimestre e fornito alcune indicazioni sulle prospettive. Cosa aspettarsi ora? Quali potranno essere le ricadute per la società di semiconduttori? Vediamolo nella view settimanale della Weekly Note di Vontobel (QUI per iscriversi gratuitamente).
L’attesa era tanta e di certo non è stata tradita. Mercoledì 23 agosto NVIDIA ha rilasciato i dati del secondo trimestre. Risultati che sono stati record, con un giro d’affari a 13,51 miliardi di dollari, in crescita del 101% rispetto a 12 mesi prima e dell’88% rispetto al trimestre precedente. La divisione che fornisce chip ai data center, un tempo secondaria, è diventata la più rilevante. Nel trimestre ha fatturato 10,3 miliardi, 2,32 più del consensus degli analisti posto a 7,98 miliardi, Meglio delle stime anche i ricavi del settore giochi, arrivati a 2,49 miliardi. Solo 253 milioni di dollari il giro d’affari dei chip per il settore auto.
A fronte di questi numeri, balzo a tripla cifra anche per l’EPS, attestatosi a 2,70 dollari dai 0,51 di dodici mesi prima (+429%) e in rialzo del 148% rispetto al primo trimestre. Dopo aver restituito agli azionisti 3,38 miliardi di dollari tra dividendi (0,1 miliardi) e buyback (3,28 miliardi) nel corso del trimestre, il CdA di NVIDIA ha approvato un nuovo piano di riacquisto, senza scadenza, da 25 miliardi di dollari. La cifra si somma ai 3,95 miliardi rimanenti da precedenti autorizzazioni.
Il boom del trimestre non sembra esaurito, almeno stando alle parole del fondatore e CEO di NVIDIA. “È iniziata la corsa per adottare l’intelligenza artificiale generativa, una nuova era informatica ha preso il via”, ha dichiarato commentando i dati Jensen Huang. Il rally di Borsa di questi mesi non intacca così la view degli analisti. Su 36 case d’affari che hanno espresso un giudizio su NVIDIA, il consensus elaborato dal NASDAQ fissa in strong buy il giudizio e in 628,06 dollari il target price a 12 mesi. Molto ampio il range, compreso tra un minimo di 475 dollari e un massimo di 1.100 dollari.
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