Nuovo vaccino Covid monovalente: chi dovrà farlo, quando e cosa cambia rispetto al polivalente

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
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(Money.it) L’agenzia del farmaco europea (Ema) ha invitato le aziende farmaceutiche a produrre un nuovo vaccino Covid monovalente per adeguare le vaccinazioni alle modificazioni del virus. L’ex vaccino polivalente, infatti, non è adatto a tutelare da alcune sottovarianti, mentre combatte il virus di Wuhan, protezione che ormai è superflua e non necessaria. Di conseguenza, le aziende stanno lavorando alle modifiche del vaccino per renderlo disponibile entro l’autunno 2023.

Cosa cambia fra il nuovo vaccino Covid monovalente e il polivalente

Tecnicamente il vaccino monovalente è idoneo per contrastare un solo germe patogeno, al contrario del vaccino polivalente che per l’appunto è efficace verso più agenti patogeni. Questi ultimi possono essere di vario numero a seconda del vaccino, ad esempio uno dei vaccini indicati per la vaccinazione primaria dei bambini è di tipo esavalente e permette, infatti, di contrastare sei diverse patologie.

Il vaccino Covid utilizzato finora, invece, è un bivalente, in quanto contrasta due virus causanti il Covid: il virus di Wuhan, ossia quello originario, e poi Omicron. L’agenzia del farmaco europea ha però sottolineato l’inutilità di una copertura rispetto al virus di Wuhan, considerando che ormai tutta la popolazione è stata esposta, diverse persone hanno contratto il virus e molte altre ancora si sono già vaccinate.

Il nuovo vaccino monovalente, perciò, non conterrà le proteine necessarie a combattere il virus di Wuhan. Al contrario, l’Ema ha rilevato come sia molto più utile una protezione rispetto alle diverse nuove var


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