La Politica Agricola Comune dell’Unione Europea, con il suo nuovo programma 2023-2027, si propone di sostenere le aziende agricole con flessibilità e adattamento alle diverse realtà locali. Questo strumento è fondamentale per raggiungere gli obiettivi della strategia “Dal produttore al consumatore” e per promuovere la biodiversità del Green Deal europeo.
I dieci obiettivi della PAC 2023-2027 sono strettamente legati alle politiche di sostenibilità agricola e rurale dell’Unione Europea. Ogni Paese dell’UE implementa il proprio Piano Strategico PAC, che regola le attività degli agricoltori e la distribuzione dei fondi concordati con l’UE.
I pilastri
Le risorse della nuova PAC sono suddivise tra il Primo e il Secondo Pilastro. Il Primo Pilastro prevede pagamenti diretti per il sostegno al reddito degli agricoltori, con nuove regole per la distribuzione dei Titoli e l’introduzione del concetto di convergenza al valore medio. Vi sono anche misure specifiche per il clima e l’ambiente, che includono obblighi di rotazione delle colture e destinazione del 4% dei terreni a riposo per aumentare la biodiversità.
Il Secondo Pilastro, invece, si concentra sullo sviluppo rurale e prevede diverse tipologie di intervento, dall’incentivazione dell’insediamento dei giovani agricoltori alla cooperazione tra aziende. Vi sono anche sostegni settoriali per specifici settori dell’agricoltura europea, come i prodotti ortofrutticoli, l’apicoltura, il settore vitivinicolo e la filiera pataticola.
Le novità
Un’importante novità della PAC 2023-2027 sono gli Ecoschemi, che promuovono nuove forme di impegno ambientale e climatico per gli agricoltori. Questi schemi sono divisi in cinque categorie e sono volontari, offrendo incentivi finanziari per chi adotta pratiche sostenibili.
In sostanza, la nuova Politica Agricola Comune dell’UE offre regole e incentivi per promuovere un’agricoltura sostenibile, supportare i giovani agricoltori, contrastare i cambiamenti climatici, salvaguardare l’ambiente e favorire lo sviluppo rurale.