Aiutare al reinserimento delle persone che hanno subito un infortunio sul lavoro è uno degli obiettivi dell’Inail.
Già in data 11 luglio 2016, lnail, ha emanato il Regolamento per il reinserimento e l’integrazione lavorativa delle persone con disabilità, cui ha fatto seguito la circolare n. 51 del 30 dicembre 2016 e la circolare n. 30 del 25 luglio 2017.
Le circolari sopra citate fanno riferimento:
- nel primo caso l’intervento dell’Istituto è stato finalizzato a consentire al dipendente di rientrare in azienda con la stessa mansione che aveva in precedenza;
- nel secondo caso, con circolare n. 30 tuttavia, le misure possono essere adottate anche per i nuovi posti di lavoro.
Le novità in corso, riguardano:
- una maggiore flessibilità nell’utilizzo dei fondi messi a disposizione dall’Istituto;
- una semplificazione degli adempimenti;
- il rimborso del 60% delle retribuzioni;
- l’ampliamento delle modalità di accesso ai contributi;
- la valorizzazione del ruolo propositivo del datore di lavoro.
Ecco nello specifico cosa prevede la legge di bilancio
L’Inail potrà rimborsare al datore di lavoro il 60% dello stipendio corrisposto ad una persona con disabilità, beneficiaria di un progetto di reinserimento lavorativo finalizzato al mantenimento del posto di lavoro.
Nella circolare Inail n. 6 del 26 febbraio 2019, sono chiarite le modalità di rimborso i pagamenti a partire dal giorno in cui il datore di lavoro e il dipendente hanno espresso la volontà di attuare il progetto, e fino al suo completamento, entro un periodo non superiore a un anno.
Sono previsti fino a 150 mila euro per i rimborsi ai datori di lavoro per le spese sostenute per l’attuazione di progetti individuali.
Fino a 135 mila euro sono previsti come contributo per il superamento e l’abbattimento delle barriere architettoniche, sia per l’adeguamento e adattamento dei lavori. Inoltre fino a 15 mila euro per progetti di formazione.
Come il datore di lavoro può accedere ai finanziamenti
L’Istituto ha delle procedure semplificate per i datori di lavoro:
- presentare un unico preventivo di spesa;
- un aumento dell’importo rimborsabile per eventuali consulenze tecniche;
- l’eliminazione dell’onere per l’ottenimento di certificati in relazione alle esigenze degli operatori economici individuati per l’esecuzione degli interventi.